Sorpresa

Romania al voto: l'europeista Nicusor Dan recupera e batte il sovranista Simion

Anche in Polonia non sfondano i sovranisti, in Portogallo s'afferma il Centrodestra

Romania al voto: l'europeista Nicusor Dan recupera e batte il sovranista Simion
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L'esito sembrava già scritto, invece le urne hanno ribaltato il pronostico. Nelle elezioni in Romania, il sindaco di Bucarest, l'europeista Nicusor Dan ha ribaltato il risultato del primo turno trionfando su George Simion, leader di Aur ed esponente di primo piano dell'ultradestra europea.

Romania: l'europeista Dan supera Simion

Al primo turno Simion aveva ottenuto oltre il 40% delle preferenze. Un risultato che lasciava presagire una vittoria anche al secondo turno, dato che Dan era stato praticamente doppiato (20,9% dei voti). E invece, in sole due settimane, il sindaco di Bucarest è riuscito a catalizzare numerosi voti, chiudendo con una vittoria abbastanza netta: 54,3% conto 45,6%.

La festa del vincitore

Un risultato chiaro (nato anche dall'afflusso maggiore del popolo romeno, con un'affluenza che è cresciuta di due punti percentuali rispetto al primo turno e che si è assestata come la più alta dal 2000 a oggi), che ha evitato anche le polemiche e il caos che si temeva alla vigilia, alimentato dalla dichiarazione di Simion, che ha un certo punto ha detto:

"Sono io il presidente".

Attorno all'una di notte, poi, l'ammissione della sconfitta:

'Vorrei congratularmi con il mio avversario, Nicusor Dan. Ha vinto le elezioni e questa è stata la volontà del popolo romeno".

Poi, ha aggiunto:

"Continueremo la nostra lotta per la libertà e per i nostri grandi valori insieme ad altri patrioti, sovranisti e conservatori di tutto il mondo. Potremmo aver perso una battaglia, ma certamente non perderemo la guerra".

Elezioni Romania: il caos di dicembre

La vigilia delle elezioni è stata carica di tensione, dopo quanto accaduto a dicembre 2024. In quella tornata elettorale - si ricorderà - il primo turno era stato vinto dal candidato filo-russo Calin Georgescu. L'esito del voto era stato però bloccato dalla Corte costituzionale, che aveva annullato tutto accusando di ingerenze da parte della Russia. Una situazione che aveva portato addirittura all'esclusione del candidato sovranista.

Il Governo di Bucarest, poi, ha denunciato ancora l'azione russa anche nel corso del ballottaggio, rilevando "una campagna virale di fake news su telegram e altre piattaforme di social media", progettata "per influenzare il processo elettorale".

Le reazioni

Grande festa per il vincitore:

"Il paese vuole il dialogo, non l'odio", è stato il commento a caldo di Dan  ai media locali.

"La Romania è tornata", ha esultato l'eurodeputato romeno del Ppe, Sigfried Muresan.

Congratulazioni al nuovo Presidente eletto sono arrivate da Ursula von der Leyen:

"Le mie più vive congratulazioni a Nicusor Dan per la sua vittoria di stasera! Il popolo romeno si è recato massicciamente alle urne. Hanno scelto la promessa di una Romania aperta e prospera in un'Europa forte. Insieme, manteniamo questa promessa. Non vedo l'ora di lavorare con voi."

Congratulazioni anche da Emmanuel Macron:

"Malgrado i numerosi tentativi di manipolazione, il popolo romeno ha fatto la scelta della democrazia, dello Stato di diritto e dell'Unione europea", ha detto.

Esulta anche Volodymyr Zelensky:

"Per l'Ucraina - come vicino e amico - è importante avere la Romania come partner affidabile. E siamo fiduciosi che sarà così. Lavorando insieme, possiamo rafforzare entrambi i nostri paesi e la nostra Europa.

Avremo sempre grande rispetto per la Romania e il suo popolo, soprattutto per il sostegno ricevuto durante il periodo più difficile della nostra storia.

Cari rumeni, potete contare sull'Ucraina come buon vicino e partner. Possiamo superare qualsiasi sfida se siamo uniti e forti.

Non vedo l'ora di sviluppare ulteriormente il partenariato strategico tra le nostre nazioni amiche, per il bene della loro stabilità, sicurezza e prosperità".

Polonia e Portogallo

Anche in Polonia affermazione (ma qui parliamo del primo turno) degli europeisti, anche se il vantaggio è decisamente risicato e il ballottaggio è apertissimo.

Il sindaco di Varsavia filoeuropeo Rafal Trzaskowski e lo storico nazionalista Karol Nawrocki si sfideranno al secondo turno delle elezioni presidenziali in Polonia il primo giugno.

Trzaskowski ha ottenuto il 31,2% dei voti, rispetto al 29,7% di Nawrocki, candidato sostenuto dal partito Diritto e Giustizia (PiS, conservatore) del presidente uscente Andrzej Duda.

Il primo giugno è fissato il ballottaggio: la grande incognita è rappresentata da dove finiranno i voti (il 14% circa) andati al "terzo incomodo", il milionario iperpopulista e putiniano Stanislaw Mentzen.

In Portogallo vince invece la coalizione di centrodestra Alleanza Democratica guidata dal primo ministro Luís Montenegro, che però (con il 32,1% dei voti) non è riuscita a ottenere la maggioranza in Parlamento (86 seggi su 230). E dunque ora servirà trovare un accordo con chi è stato sconfitto, anche se non sembra facilissimo, per formare un Governo.

Crollo dei socialisti, che si fermano al 23,4%, mentre fa segnare un clamoroso exploit il partito di destra Chega, con il 22,6% delle preferenze.

Il risultato di Chega è stato festeggiato anche da Matteo Salvini:

"Grande successo per gli amici di Chega, alleati della Lega in Europa, alle elezioni parlamentari in Portogallo: miglior risultato di sempre! La famiglia dei Patrioti per l’Europa è sempre più forte".

Commenti
Mirko88

Solita enorme disinformazione europea, e poi vanno a fare le pulci agli altri

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