Torre del Moro, Mahmood sostiene la raccolta fondi per le famiglie sfollate
Il vincitore di Sanremo 2019, tramite la sua grande popolarità social, ha dato ampia visibilità all'iniziativa dei residenti rimasti senza casa a causa dell'incendio.
Dopo che anche l'ultima fiammella è stata estinta, in via Antonini a Milano, sono rimasti i resti di un dramma che, fortunatamente, non ha lasciato vittime o feriti gravi, ma che ha gettato sul lastrico (o quasi) settanta famiglie. Domenica 29 agosto 2021, la metropoli è stata teatro di un inferno di fuoco e fumo quando, verso le 17,30, l'intero palazzo di 15 piani al civico 32 di via Antonini è stato completamente devastato da un incendio, le cui immagini, che hanno rapidamente fatto il giro del web, hanno lasciato tutta Italia col fiato sospeso.
I Vigili del fuoco hanno lavorato fino alla mattina del giorno seguente per spegnere gli ultimi focolai. Il bilancio degli sfollati dal palazzo di via Antonini parla di una settantina di famiglie, tra cui compare anche Mahmood, vincitore di del Festival di Sanremo 2019. Quest'ultimo, grazie alla sua grande popolarità sui social, ha dato ampia visibilità alla raccolta fondi aperta dai residenti di Torre Antonini:
"Per molti dei miei vicini sarà dura ricominciare. Molte persone e molte famiglie hanno necessità d'aiuto".
La raccolta fondi per le famiglie di Torre Antonini
Immagini che hanno lasciato tutti con il fiato sospeso. Dal pomeriggio di domenica 29, fino alla mattina successiva di lunedì 30 agosto 2021, quando i Vigili del fuoco hanno messo fine all'incendio, le fiamme hanno continuato a divampare nel palazzo al civico 32 di via Antonini a Milano. L'origine del fuoco sembra essere scattata da un appartamento al quindicesimo piano che, in pochissimi minuti, ha letteralmente avvolto tutta l'edificio. Centinaia di persone si sono riversate nelle strade adiacenti per osservare l'intervento di numerosi mezzi dei pompieri, mentre le circa 70 famiglie, residenti di Torre Antonini, venivano soccorse dalle ambulanze e dai medici del 118.
A distanza di qualche giorno dall'incendio, ciò che rimane sotto gli occhi di tutti sono i resti carbonizzati del palazzo milanese, con tutti gli appartamenti che sono andati distrutti. Le famiglie lì residenti hanno deciso di aprire una raccolta fondi autopromossa come modo per ricevere sostegno a seguito di questa terribile vicenda.
PER CHI VOLESSE CONTRIBUIRE ALLA RACCOLTA FONDI:
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Coinvolto nell'incendio di Torre Antonini è stato anche il cantante Mahmood, vincitore nel 2019 del Festival di Sanremo con la canzone "Soldi". Quest'ultimo ha voluto sostenere fino in fondo la raccolta fondi, sfruttando a pieno la sua grande visibilità sui social network:
"Oggi finalmente potremo constatare cosa rimane effettivamente dei nostri effetti personali. Per molti dei miei vicini sarà più dura ricominciare, non tutti possono ricostruire una vita in pochi giorni e riavere ciò che avevano prima. Molte persone e molte famiglie hanno necessità di aiuto. Spero veramente che questa situazione non venga dimenticata in pochi giorni e che si faccia quanto possibile per aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno".
Il sindaco di Milano: "Inaccettabile quello che è accaduto"
Sul caso si è espresso in prima persona il sindaco di Milano, Beppe Sala, il quale ha assistito in prima persona alle operazioni dei Vigili del fuoco:
"La nostra città ha vissuto ore di profonda preoccupazione per le fiamme che hanno avvolto la Torre del Moro, nel quartiere Vigentino. Appena sono stato messo al corrente di quello che stava accadendo mi sono recato sul posto e ho seguito le operazioni di spegnimento dell'incendio e di messa in sicurezza dello scheletro dell'edificio da parte dei Vigili del Fuoco, che come sempre hanno operato in modo encomiabile in una situazione di estremo rischio personale, avendo dovuto lavorare allo spegnimento dell'incendio dall'interno e mettendo in sicurezza un piano per volta.
Sono rimasto lì fino a sera inoltrata, quando si è avuta conferma della notizia più importante: fortunatamente non ci sono vittime né feriti.
Le cause dell'incendio sono ancora in via di accertamento. Quello che però è apparso chiaro sin da subito è che il rivestimento esterno del palazzo è andato in fiamme in modo fin troppo rapido, in una dinamica che ha ricordato da vicino l'incendio della Grenfell Tower di Londra di qualche anno fa.
La Magistratura è già al lavoro per chiarire la dinamica dell'accaduto. Il mio auspicio è che le responsabilità siano accertate con rapidità. La Torre del Moro è stata costruita poco più di 10 anni fa e non è accettabile che un edificio così moderno si sia dimostrato del tutto vulnerabile"