Naufragano i colloqui

Volano gli stracci a Istanbul. Zelensky: "Farsa". Mosca: "Clown"

Versioni contraddittorie sulla logistica dell'incontro, rimandato al pomeriggio. Trump: "Se succedesse qualcosa potrei andare domani"

Volano gli stracci a Istanbul. Zelensky: "Farsa". Mosca: "Clown"
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I negoziati tra Russia e Ucraina, che la Turchia sperava di ospitare come possibile via verso una soluzione diplomatica del conflitto, appaiono in stallo e avvolti da dichiarazioni contrastanti.

Secondo una fonte del ministero degli Esteri turco, contattata dalla CNN, "non è ancora previsto alcun incontro" tra le delegazioni di Mosca e Kiev, nonostante la Russia avesse inizialmente annunciato che l'incontro si sarebbe tenuto questa mattina, per poi comunicarne il rinvio al pomeriggio.

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La situazione logistica è altrettanto complessa: la delegazione russa è arrivata a Istanbul, dove si trovano anche alcuni funzionari statunitensi. Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è giunto ad Ankara, capitale turca, per un colloquio con il presidente Recep Tayyip Erdogan. Ad Antalya, invece, è in corso la riunione dei ministri degli Esteri della NATO, a conferma della centralità della Turchia nel tentativo di mediazione internazionale.

Zelensky è accompagnato da figure di primo piano del suo governo: il ministro degli Esteri Andriy Sybiga, il capo dell’ufficio presidenziale Andriy Yermak e i suoi vice Ihor Zhovkva e Ihor Brusylo. Tuttavia, non è ancora chiaro se questi funzionari prenderanno parte direttamente ai negoziati con la delegazione russa a Istanbul.

Intervenendo dalla capitale turca, Zelensky ha sottolineato la serietà dell'impegno ucraino, definendo la propria delegazione come "al massimo livello". Di contro, ha liquidato quella russa come "decorativa", affermando che "sembra più una farsa, una messa in scena teatrale, che una cosa seria". Il leader ucraino ha spiegato che le future mosse diplomatiche saranno valutate dopo l’incontro con Erdogan, dal quale si aspetta “una soluzione giusta”. Ha inoltre ribadito l'intenzione dell'Ucraina di mantenere un atteggiamento costruttivo nel processo negoziale.

La dura replica di Mosca

Dalla Russia, le reazioni non si sono fatte attendere. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha escluso categoricamente la presenza del presidente Vladimir Putin ai colloqui in Turchia. Il ministro degli Esteri Sergei Lavrov ha attaccato duramente Zelensky, definendolo "una persona penosa", in riferimento alla sua richiesta di incontrare direttamente Putin a Istanbul.

“Molti si sono agitati per questo incontro – ha dichiarato Lavrov – ma è chiaro a tutti, tranne forse a lui stesso e a chi lo manipola, che si tratta di un’illusione”.

Anche la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha rincarato la dose, attaccando duramente Zelensky.

"Un clown, un fallito, una persona dall'istruzione sconosciuta", ha detto, rispondendo alle affermazioni del presidente ucraino secondo cui la delegazione russa rappresenterebbe "una farsa".

In questo contesto di crescenti tensioni e incertezza, si è inserita anche una dichiarazione a sorpresa del presidente americano Donald Trump, attualmente in visita in Qatar, seconda tappa del suo tour nel Golfo Persico. Trump ha dichiarato che non esclude un viaggio a Istanbul per partecipare, almeno simbolicamente, ai negoziati:

"Se succedesse qualcosa, potrei andare domani", ha affermato. Le sue parole arrivano mentre si fa sempre più complicato il quadro delle trattative che la Turchia sperava di ospitare per rilanciare una possibile soluzione diplomatica alla guerra.

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