Mosca annuncia la presenza della sua delegazione a Istanbul, ma non conferma la presenza di Putin
Dalla Russia ancora invettive all'Ue. Al fianco di Zelensky ci sarà Marco Rubio

Tra soltanto un giorno, Istanbul diventa teatro di un'altra potenziale svolta nel conflitto tra Russia e Ucraina. Per la prima volta dopo oltre tre anni di guerra, le delegazioni dei due Paesi si incontreranno per avviare colloqui diretti. Zelensky ci sarà, ma Putin salirà sull’aereo per la Turchia?
Istanbul, Mosca ci sarà ma resta l'incognita Putin
Mosca ha ufficializzato la presenza della propria delegazione ai colloqui di giovedì 15 maggio 2025. La squadra russa sarà guidata dal ministro degli Esteri Sergej Lavrov e dall’assistente diplomatico presidenziale Yuri Ushakov.
Tuttavia, da Mosca nessuna conferma è arrivata sulla partecipazione di Putin, nonostante l'invito del leader di Kiev e le pressioni esercitate nei giorni scorsi dal presidente turco Recep Tayyip Erdoğan.

Rubio al fianco di Zelensky
I russi ci saranno ma al presidente Zelensky, che guiderà la delegazione ucraina, non importa. Ci ha infatti tenuto subito a precisare che non incontrerà “alcun funzionario del Paese invasore che non sia l’omologo capo di Stato”.

Un messaggio diretto a Putin, che rende la sua assenza un ostacolo concreto a un possibile dialogo di alto livello. Ovviamente non mancheranno gli Stati Uniti saranno rappresentati dal Segretario di Stato Marco Rubio, dall'inviato speciale Witkoff e dal generale in pensione Keith Kellogg.
I nomi li ha annunciati il presidente Donald Trump che non ha escluso di presentarsi, nel caso in cui riuscisse a organizzare il suo fitto calendario di impegni. Anche su questo, nessuna conferma.
Putin contro l'Occidente: "Sono idioti"
Da Mosca, nel frattempo, continuano a giungere insulti rivolti all'Occidente. In un incontro con l’associazione Delovaya Rossiya, che rappresenta migliaia di piccole e medie imprese, Putin ha lanciato una nuova invettiva contro i leader europei.
“Quegli idioti si fanno male con le loro stesse sanzioni - ha dichiarato il presidente russo accusando l’Occidente di condurre politiche economiche autodistruttive - e lo fanno solo per farci dispetto”.
Il commento arriva dopo il rifiuto da parte della Russia di una tregua proposta dai Paesi occidentali in cambio della sospensione di nuove sanzioni.
Interviene anche Lula
L’assenza di segnali concreti da parte del Cremlino sull’eventuale partecipazione di Putin lascia aperta ogni ipotesi. Se il presidente russo dovesse presentarsi a Istanbul, sarebbe un evento storico, il primo incontro diretto tra i leader dei due Paesi dall’inizio del conflitto nel febbraio 2022.
Una presenza che rappresenterebbe una prima dimostrazione di voler porre fine alla guerra. Anche Lula, presidente del Brasile, si è unito al coro internazionale che chiede un cambio di passo nel processo di pace. Ha dichiarato infatti che chiamerà Putin per convincerlo ad andare a Istanbul per un confronto diretto con Zelensky.