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Mense scolastiche in Italia, aumentano i costi per le famiglie: la classifica delle regioni per spesa

Tra i nodi da sciogliere secondo l'analisi di Cittadinanzattiva resta Il divario territoriale: al Sud le mense sono ancora troppo poche

Mense scolastiche in Italia, aumentano i costi per le famiglie: la classifica delle regioni per spesa
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In Italia, ogni giorno quasi 2 milioni di studenti usufruiscono della mensa scolastica, un servizio che rappresenta non solo un supporto fondamentale per le famiglie ma anche un pilastro strategico per la salute pubblica e la crescita dei territori. Tuttavia, la fotografia scattata dalla VIII Indagine nazionale sulle mense scolastiche di Cittadinanzattiva rivela un sistema ancora segnato da forti disuguaglianze economiche e geografiche, con importanti criticità strutturali da affrontare.

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Quanto costa la mensa scolastica alle famiglie italiane?

Secondo l’indagine, il costo medio mensile sostenuto da una famiglia per la mensa di un figlio è di circa 85 euro: ad esser precisi 86 euro per la scuola primaria e 85 euro per l’infanzia, equivalenti rispettivamente a 4,30 e 4,25 euro a pasto. Rispetto all’anno scolastico precedente, si registra un incremento minimo delle tariffe, pari a circa l’1%, ma con significative differenze su base regionale.

SCUOLA INFANZIA (classifica in ordine decrescente per costo annuale)

Regione Costo Pasto Costo Mensile Costo Annuale
Emilia Romagna € 5,42 € 108 € 976
Liguria € 5,16 € 103 € 929
Basilicata € 5,11 € 102 € 920
Piemonte € 4,93 € 99 € 887
Lombardia € 4,84 € 97 € 871
Calabria € 4,65 € 93 € 837
Veneto € 4,39 € 88 € 790
Toscana € 4,37 € 87 € 787
Campania € 4,23 € 85 € 761
Sicilia € 4,17 € 83 € 751
Molise € 4,15 € 83 € 747
Valle d'Aosta € 4,00 € 80 € 720
Friuli Venezia Giulia € 3,98 € 80 € 716
Umbria € 3,87 € 77 € 697
Lazio € 3,61 € 75 € 674
Abruzzo € 3,68 € 74 € 662
Puglia € 3,68 € 74 € 662
Marche € 3,55 € 71 € 639
Sardegna € 3,03 € 61 € 545
Italia € 4,25 € 85 € 767

La regione più costosa è l’Emilia Romagna, con una media di 108 euro mensili. La più economica resta invece la Sardegna, dove si spendono 61 euro al mese per la scuola dell’infanzia e 64 euro per la primaria. A livello di città, Barletta è la più conveniente con 2 euro a pasto, mentre il costo più alto si registra a Torino per l’infanzia (6,60 euro) e a Livorno e Trapani per la primaria (6,40 euro).

SCUOLA PRIMARIA (classifica in ordine decrescente per costo annuale)

Regione Costo Pasto Costo Mensile Costo Annuale
Emilia Romagna € 5,38 € 108 € 968
Basilicata € 5,11 € 102 € 920
Liguria € 5,16 € 103 € 929
Lombardia € 4,83 € 97 € 869
Piemonte € 4,80 € 96 € 864
Calabria € 4,65 € 93 € 837
Veneto € 4,45 € 89 € 801
Toscana € 4,40 € 88 € 792
Friuli Venezia Giulia € 4,40 € 88 € 792
Campania € 4,23 € 85 € 761
Sicilia € 4,17 € 83 € 751
Molise € 4,15 € 83 € 747
Valle d'Aosta € 4,00 € 80 € 720
Marche € 3,88 € 78 € 699
Umbria € 3,87 € 77 € 697
Lazio € 3,61 € 75 € 674
Abruzzo € 3,68 € 74 € 662
Puglia € 3,68 € 74 € 662
Sardegna € 3,22 € 64 € 580
Italia € 4,30 € 86 € 775

Nella capitale, Roma, si conferma il trend positivo con 2,60 euro a pasto, rendendola una delle città metropolitane più accessibili. Particolarmente significativi alcuni aumenti: in Sicilia, ad esempio, le famiglie hanno visto crescere i costi del 13% per l’infanzia e dell’8% per la primaria. Di contro, la Basilicata ha ridotto le tariffe di circa il 6%.

Il divario territoriale: mense al Sud ancora troppo poche

Secondo l’Anagrafe nazionale, su oltre 40.000 edifici scolastici, solo 13.865 dispongono di un locale mensa, e la distribuzione è profondamente disomogenea. Le regioni del Sud sono in forte ritardo: solo il 22% degli edifici scolastici al Sud dispone infatti di una mensa. La Campania è ferma al 15,6%, la Sicilia al 13,7% per fare alcuni esempi. Al Nord, invece, la media è del 43,1%, con punte del 72% in Valle d’Aosta.

Regione Edifici Statali Edifici con Mensa % con Mensa
Valle d'Aosta 142 102 71,8%
Piemonte 3.250 2.029 62,4%
Liguria 859 508 59,1%
Toscana 2.572 1.534 59,6%
Marche 1.259 584 46,4%
Umbria 802 328 40,8%
Lombardia 5.652 2.098 37,1%
Veneto 3.417 1.281 37,4%
Sardegna 1.647 602 36,5%
Friuli Venezia Giulia 1.016 366 36%
Emilia Romagna 2.555 905 35,4%
Basilicata 554 189 34,1%
Lazio 3.201 786 24,5%
Abruzzo 1.064 274 25,7%
Puglia 2.432 661 27,1%
Molise 289 81 28%
Calabria 2.113 461 21,8%
Campania 3.751 587 15,6%
Sicilia 3.558 489 13,7%
ITALIA 40.133 13.865 34,54%

Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) ha finanziato 961 interventi fino a dicembre 2024. Tuttavia, anche in questo caso, si evidenzia una sottorappresentazione del Sud: pur avendo teoricamente diritto al 58% dei fondi, le regioni meridionali e insulari hanno ottenuto solo il 37% delle risorse economiche e il 50,88% degli interventi. Solo 228 nuovi progetti di mense (il 44% del totale) sono previsti al Sud e nelle isole.

Le proposte per un sistema mensa più giusto e sostenibile

Cittadinanzattiva ha infine avanzato una serie di proposte per migliorare il sistema della ristorazione scolastica italiana:

  1. Riconoscere le mense scolastiche come servizio pubblico essenziale, impedendo qualsiasi forma di esclusione per i minori in condizioni di povertà.

  2. Stabilizzare e incrementare il Fondo contro la povertà alimentare, e sbloccare rapidamente le risorse già stanziate.

  3. Uniformare le tariffe minime e massime, almeno su base territoriale (Nord, Centro, Sud).

  4. Predisporre un piano quinquennale post-PNRR per costruire nuove mense, soprattutto nelle aree interne, meridionali e periferiche, per garantire il tempo pieno scolastico.

  5. Diffondere e rafforzare le Commissioni Mensa, con la partecipazione di genitori, in particolare di bambini con diete speciali.

  6. Educare gli studenti a una sana alimentazione, coinvolgendoli come attori protagonisti contro lo spreco alimentare e promotori di salute nelle loro comunità.

  7. Rimuovere il “cibo spazzatura” dai distributori automatici scolastici, sostituendolo con alimenti freschi, naturali e possibilmente locali.

  8. Promuovere trasparenza e qualità nella filiera alimentare, rivedendo appalti, CAM (Criteri Ambientali Minimi) e menu scolastici.

  9. Monitorare attivamente i programmi pubblici relativi alle mense biologiche e alla distribuzione di frutta e verdura.

Povertà alimentare e diritto al cibo: una questione sociale urgente

Nell'indagine di Cittadinanzattiva si è poi trattato anche il tema della povertà alimentare in Italia. Nel 2024, il 23% delle famiglie italiane è a rischio povertà, una percentuale che sale al 42% tra i nuclei con tre o più figli minori. Di questi, il 10,4% vive in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale. Questi dati preoccupanti impongono interventi immediati e duraturi.

Uno strumento potenzialmente utile è il Fondo per il contrasto alla povertà alimentare a scuola, previsto dall’ultima legge di Bilancio e destinato ai Comuni per garantire l’accesso gratuito alla mensa agli alunni della scuola primaria in difficoltà economiche. Tuttavia, ad oggi, manca ancora il decreto attuativo necessario alla distribuzione delle risorse: un ritardo che rischia di vanificare l’efficacia dell’intervento.

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