"AL FIANCO DI KIEV"

Ucraina, Meloni: "È chiaro chi sia a favore della pace e chi responsabile della guerra"

"Aspettiamo di vedere quale sarà la risposta russa alla richiesta di cessate il fuoco", ha affermato Meloni durante il vertice con la Grecia

Ucraina, Meloni: "È chiaro chi sia a favore della pace e chi responsabile della guerra"
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"L’Ucraina ha accettato subito di incontrare Putin a Istanbul giovedì, chiarendo in pochi minuti quale delle parti coinvolte nel conflitto sia veramente a favore della pace e quale invece continua a essere responsabile della guerra".

Con queste parole la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito la posizione del governo italiano nel conflitto tra Russia e Ucraina, al termine del secondo vertice intergovernativo tra Italia e Grecia, svoltosi a Villa Pamphilj insieme al primo ministro ellenico Kyriakos Mitsotakis.

Meloni: "Attendiamo risposta russa"

Meloni ha sottolineato come Kiev abbia dato un chiaro segnale di apertura, aderendo immediatamente alla proposta di cessate il fuoco e dimostrando disponibilità al dialogo con il presidente russo.

Aspettiamo di vedere quale sarà la risposta russa alla richiesta di un cessate il fuoco immediato e incondizionato”, ha detto la premier, rilanciando il messaggio che, al momento, la responsabilità della prosecuzione del conflitto ricade interamente su Mosca.

"Italia e Grecia sono state fin dall’inizio al fianco dell’Ucraina e lo saremo fino alla fine", ha proseguito Meloni, ribadendo il sostegno del suo governo “a una pace giusta e duratura”, che non può prescindere da “garanzie di sicurezza efficaci per Kiev”.

Il pressing italiano su Mosca arriva in un contesto diplomatico in evoluzione. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato l’avvio di una missione in Medio Oriente con tappe in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti, dichiarando che non è esclusa una sua partecipazione ai colloqui di Istanbul, a seconda dell’andamento delle trattative. “Non sottovalutate l’incontro di giovedì in Turchia tra Russia e Ucraina”, ha detto Trump, lasciando intendere che potrebbero esserci sviluppi rilevanti anche sul fronte ucraino.

Meloni ha voluto anche sottolineare l'importanza del ruolo statunitense nella gestione delle crisi internazionali, a partire da quella mediorientale.

Credo che dagli Stati Uniti possa arrivare un impulso decisivo. Appoggiamo il lavoro dei paesi arabi per la pace e la sicurezza nella regione, e continuiamo a lavorare per l’accesso degli aiuti umanitari a Gaza”, ha affermato.

Tajani: "Responsabilità tutta nelle mani di Putin"

Una posizione netta, condivisa anche dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, impegnato a Londra per il vertice Weimar+ tra i ministri degli Esteri europei.

Tutta la responsabilità oggi è nelle mani di Putin. Se si arriva alla pace o non si arriva dipende soltanto dalla volontà della Federazione Russa”.

Tajani ha anche respinto le critiche dell’opposizione sul mancato viaggio della premier a Kiev nei giorni scorsi, chiarendo che Meloni ha comunque partecipato al vertice dei “volenterosi” in videocollegamento: “Quel che conta è la presenza nella sostanza. Il governo è presente in ogni aspetto”.

Nel frattempo, Roma si prepara ad accogliere i principali leader occidentali in occasione dell’insediamento del nuovo papa Leone XIV. Secondo fonti governative, sono in corso i preparativi per una serie di incontri bilaterali della premier Meloni, incluso un atteso colloquio con il nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz.

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