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Consumo di sale, cinque azioni concrete per ridurlo a tavola

Il limite raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è meno di 5 grammi al giorno

Consumo di sale, cinque azioni concrete per ridurlo a tavola
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Consumo di sale, ecco cinque azioni concrete per ridurlo a tavola. Dal 12 al 18 maggio si svolgerà la Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale, promossa dalla World Action on Salt, Sugar and Health (WASSH), associazione con partner in 100 Paesi dei diversi continenti costituita nel 2005. WASSH agisce per migliorare la salute delle popolazioni attraverso la graduale riduzione dell’introito di sale fino a meno di 5 grammi al giorno (corrispondenti a circa 2 grammi di sodio), il target raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS). Un consumo eccessivo di sale favorisce, infatti, un aumento della pressione arteriosa, con conseguente incremento del rischio di insorgenza di gravi patologie cardio-cerebrovascolari correlate all’ipertensione arteriosa, quali infarto del miocardio e ictus, ed è stato associato ad altre malattie croniche, quali tumori, in particolare dello stomaco, osteoporosi e malattie renali.

Consumo di sale, cinque azioni concrete per ridurne l’uso

Le cinque azioni concrete, raccomandate anche da WASSH, per ridurre il consumo di sale a meno di 5 grammi al giorno sono:
- usare erbe, spezie, aglio, peperoncino, erbe aromatiche e agrumi al posto del sale per aggiungere sapore al tuo cibo;
- scolare e risciacquare verdure e legumi e in scatola e mangiare più frutta e verdura fresca;
- controllare le etichette prima di acquistare per scegliere prodotti alimentari meno salati;
- ridurre gradualmente il sale durante la preparazione dei pasti, consentendo alle papille gustative di adattarsi;
- non mettere a tavola sale e salse salate, in modo che anche i più giovani della famiglia si abituino a non aggiungere il sale.

Il tema della Settimana Mondiale

Il tema del 2025, “It’s time to swap out the salt!” (“È tempo di sostituire il sale!”), mira a sensibilizzare i Governi sulla necessità di mettere in atto o rafforzare politiche volte a diminuire la quantità di sale nel cibo e di incoraggiare l’industria alimentare a ridurre il contenuto di sale nei propri prodotti, nonché a ricordare alla popolazione l’importanza di utilizzare meno sale in cucina e a tavola, prestando particolare attenzione anche al sale già presente negli alimenti di tutti i giorni. A livello globale l’OMS ha stimato un consumo medio giornaliero di sale nel 2021 nella popolazione di età superiore ai 25 anni di 12 grammi negli uomini e 10 grammi nelle donne (circa il doppio della quantità raccomandata dalla stessa OMS) e che l’eccessivo introito alimentare di sale causi circa 2 milioni di morti ogni anno per malattie cardiovascolari.

I dati in Italia

In Italia, grazie al supporto del Ministero della Salute, vengono condotte dall’Istituto Superiore di Sanità periodiche indagini di popolazione (health examination survey – Progetto CUORE) che includono il monitoraggio del consumo di sale giornaliero nella popolazione generale. I dati preliminari su 12 Regioni di una nuova indagine relativa al periodo 2023-2024 mostrano che l'assunzione media di sale in campioni casuali di popolazione generale di età compresa tra i 35 e i 74 anni è stata rispettivamente di 9,3 g negli uomini e 7,2 g nelle donne, sostanzialmente stabile rispetto alla rilevazione 2018-2019 e diminuita di circa il 12% rispetto al periodo 2008-2012. Da questi dati preliminari emerge, altresì, che solo il 10% degli uomini e il 24% delle donne ha un adeguato consumo di sale, ovvero inferiore a 5 grammi al giorno.

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