Spiragli di pace

Primo round di negoziati in Svizzera: Usa e Cina trovano l'accordo, attesa dichiarazione congiunta

Washington ridurrà le tariffe sui beni cinesi dal 145% al 30%, esultano i mercati finanziari

Primo round di negoziati in Svizzera: Usa e Cina trovano l'accordo, attesa dichiarazione congiunta
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Dopo due giorni di intensi negoziati in territorio neutro, nella città svizzera di Ginevra, Stati Uniti e Cina annunciano “grandi progressi” nei loro rapporti economici.

Le due superpotenze hanno infatti raggiunto un accordo temporaneo che prevede la sospensione di parte dei dazi reciproci fino ad agosto, aprendo la strada a un possibile allentamento della lunga e turbolenta guerra commerciale.

Dazi, negoziati tra Usa e Cina

Spiragli di pace commerciale tra Usa e Cina. Washington ridurrà le tariffe sui beni cinesi dal 145% al 30%, mentre Pechino abbasserà le proprie imposte doganali sui prodotti americani dal 125% al 10%.

Un'immagine dell'incontro tra le due delegazioni

Le misure entreranno in vigore entro il 14 maggio e saranno valide fino a metà agosto, salvo ulteriori proroghe. Le due parti hanno sottolineato l’intento comune di costruire una relazione reciprocamente vantaggiosa. Un linguaggio che segna un cambiamento notevole rispetto alla retorica accesa degli ultimi mesi.

Riprende il dialogo economico

Tra i punti salienti dell’intesa c'è anche la creazione di un meccanismo permanente per il dialogo economico e commerciale. Il nuovo tavolo negoziale sarà guidato dal vice premier cinese He Lifeng, dal segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent e dal rappresentante per il commercio degli Stati Uniti Jamieson Greer.

Le nuove discussioni potranno tenersi alternativamente in Cina, negli Stati Uniti o in un paese terzo, con la possibilità di convocare consultazioni operative su specifiche tematiche. Questa nuova struttura rappresenta un tentativo di istituzionalizzare il confronto bilaterale.

Tariffe dal 145% al 30%

La reazione dei mercati finanziari è stata immediatamente positiva. Gli investitori globali, preoccupati da tempo per le ricadute della guerra commerciale, accolgono con favore il rallentamento dell’escalation tariffaria.

Gli effetti negativi dei dazi imposti dall’amministrazione Trump tra cui blocchi nei porti, interruzioni nelle catene di approvvigionamento e timori di recessione si sono fatti sentire in tutto il mondo.

Solo nel 2023, il volume degli scambi bilaterali tra Stati Uniti e Cina aveva superato i 586 miliardi di euro, ma l’inasprimento delle tariffe negli ultimi mesi aveva causato una crescente pressione sull'economia globale.

Trump: "Grandi progressi"

Non si è fatta attendere la reazione del presidente Donald Trump che ha celebrato il risultato sui social media. In un messaggio entusiasta, ha parlato di “grandi progressi” e ha lasciato intendere la possibilità di un “reset totale” delle politiche tariffarie.

Il post del presidente su Truth:

Anche se i dettagli precisi dei colloqui non sono stati resi pubblici, un aggiornamento ufficiale e congiunto è atteso nella giornata di oggi, lunedì 12 maggio 2025. Intanto, l’avvio di un dialogo strutturato e la sospensione temporanea dei dazi rappresentano il primo vero passo verso una possibile normalizzazione delle relazioni economiche tra le due super potenze.

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