WITKOFF IN MISSIONE

Ira di Israele per i colloqui diretti fra Usa e Hamas per il cessate il fuoco

Trump esulta per l'annunciata liberazione di un ostaggio israelo-americano. A Gaza 15 bimbi morti in un raid contro una scuola-rifugio

Ira di Israele per i colloqui diretti fra Usa e Hamas per il cessate il fuoco
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Gli Stati Uniti stanno nuovamente tenendo colloqui diretti con Hamas, nel tentativo di raggiungere un cessate il fuoco a Gaza e di riprendere il flusso degli aiuti umanitari. A rivelarlo è un alto funzionario palestinese, citato da Reuters tramite Ynet. Il canale di comunicazione, confermato anche da fonti americane, non è una novità assoluta: già in passato, l’amministrazione Trump aveva avviato negoziati segreti con Hamas attraverso l’inviato Adam Boehler, suscitando - oggi come allora - l’indignazione di Gerusalemme.

Il piano Usa per Gaza e le pressioni su Israele

Secondo fonti del Golfo citate da Haaretz, Trump potrebbe annunciare un piano per il cessate il fuoco durante il suo viaggio in Medio Oriente. La proposta includerebbe un governo di transizione per Gaza, la creazione di un organismo tecnico e indipendente per l’amministrazione del territorio e nuove garanzie di sicurezza. Hamas ha confermato di aver presentato un piano globale ai mediatori, volto a un accordo definitivo e a una gestione civile della Striscia.

Dietro le quinte, Washington starebbe premendo su Israele per accettare un cessate il fuoco come condizione per la normalizzazione con l’Arabia Saudita. Tuttavia, le resistenze di Netanyahu alla creazione di uno Stato palestinese e alla fine definitiva del conflitto rischiano di bloccare ogni progresso.

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Donald Trump nello Studio Ovale

Mentre la diplomazia si muove, il conflitto continua a mietere vittime. Almeno 15 bambini sono rimasti uccisi, insieme ad altre donne e civili, in un attacco aereo israeliano nella notte contro la scuola Fatima Bint Asad a Jabalia, che ospitava oltre 2.000 sfollati. Lo riferisce la Protezione civile di Gaza, parlando di decine di feriti.

Hamas ha anche diffuso un video di due ostaggi israeliani, Elkana Bohbot e Yosef-Haim Ohana, visibilmente provati, che chiedono la fine della guerra. Parallelamente, si è concluso a Muscat il quarto round di colloqui indiretti tra Iran e Stati Uniti, definiti "difficili ma costruttivi" da entrambe le parti. Il prossimo incontro sarà annunciato dall’Oman.

Ostaggio USA rilasciato ma Israele resta gelida

Nel frattempo, Donald Trump ha celebrato come “una notizia monumentale” l’annuncio del rilascio imminente di Edan Alexander, il soldato israelo-americano catturato da Hamas il 7 ottobre 2023. Il rilascio dovrebbe avvenire nelle prossime ore, secondo quanto riportato dal Times of Israel e dal canale israeliano 12, in coordinamento con fonti saudite. Alexander, secondo Hamas, verrà liberato come gesto di buona volontà verso l’amministrazione Trump, alla vigilia del viaggio dell’ex presidente Usa nella regione.

Ira di Israele per i colloqui diretti fra Usa e Hamas per il cessate il fuoco
Edan Alexander

L’inviato speciale di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, è attualmente in Israele dopo aver tenuto colloqui in Oman sul programma nucleare iraniano. Secondo fonti Usa, è stato proprio Witkoff a comunicare la notizia ai genitori dell’ostaggio, che sono già arrivati in Israele assieme ad Adam Boehler. Non si esclude che, dopo il rilascio, Alexander e la sua famiglia possano essere trasferiti in Qatar per incontrare Trump.

Steve Witkoff

La reazione di Israele è stata gelida. L’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha chiarito che non c’è stato alcun accordo con Hamas per il rilascio di prigionieri palestinesi in cambio dell’ostaggio americano. Israele avrebbe solo garantito un corridoio sicuro per la liberazione, mentre le operazioni militari a Gaza continueranno. "I negoziati si svolgeranno sotto il fuoco, con l’obiettivo di raggiungere tutti gli obiettivi della guerra", si legge in un comunicato.

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