Bloccati dal Covid a Panama tornano a casa (in Australia!) dopo 80 giorni in barca a vela
Jake Shepard e Tamara Ilic sono rientrati dopo un'avvincente Odissea.
Ottanta giorni in barca a vela. Ma non è il celeberrimo "Giro del mondo in 80 giorni" di Jules Verne o l'Odissea di Ulisse, piuttosto il viaggio (estenuante, ma certamente un'esperienza di vita assoluta) a cui sono stati di fatto costretti due ragazzi australiani, Jake Shephard e Tamara Ilic, guide turistiche in Thailandia.
Jake e Tamara, l'Odissea del ritorno a casa
I due si trovavano per lavoro in Thailandia lo scorso anno, quando tra febbraio e marzo il Covid 19 ha stravolto le nostre vite. Dopo ripetute estensioni del visto hanno però dovuto fare le valigie e lasciare il Paese. A quel punto si sono diretti a Panama, da dove hanno provato a prendere un volo per l'Australia.
Le tariffe aeree però si sono rivelate troppo onerose per la coppia, così come le restrizioni per i voli hanno messo i bastoni tra le ruote a Jake e Tamara, che hanno così dovuto organizzarsi diversamente.
L'acquisto della barca a vela
E così come opzione di riserva hanno acquistato una barca a vela da 13 metri di nome China Plate e si sono imbarcati verso le isole Fiji. Un viaggio lungo tremila miglia nautiche sino a destinazione, prima del "gran finale".
Già, perché per l'ultimo tratto di viaggio i due hanno voluto trattarsi bene e si sono imbarcati su uno yacht di lusso che li ha portat in nella Gold Coast, dove al momento si trovano in quarantena.
"Simbolo di speranza"
Jake e Tamara, nel loro viaggio, sono diventati un esempio, "un simbolo di speranza per le decine di migliaia di australiani bloccati all'estero", come hanno voluto definirsi loro stessi.