APPELLO ALL'UNITÀ

Sicurezza sul lavoro, Meloni ai sindacati: "Uniamo gli sforzi. Oltre un miliardo di euro per prevenire le tragedie"

"Obbiettivo è mettere davvero la sicurezza sul lavoro in cima alle priorità dell’Italia", ha affermato la premier a Palazzo Chigi

Sicurezza sul lavoro, Meloni ai sindacati: "Uniamo gli sforzi. Oltre un miliardo di euro per prevenire le tragedie"
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Si è tenuto oggi, giovedì 8 maggio 2025, a Palazzo Chigi l’atteso incontro tra il governo e le principali sigle sindacali per discutere di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il vertice, presieduto dalla premier Giorgia Meloni, ha visto la partecipazione di diversi ministri e rappresentanti istituzionali, tra cui il vicepremier Antonio Tajani, i ministri Marina Calderone (Lavoro), Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), Tommaso Foti (Affari europei e PNRR), i sottosegretari Lucia Albano (Economia) e Alfredo Mantovano (Presidenza del Consiglio), nonché il presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo.

Presenti al tavolo anche i leader sindacali: Maurizio Landini (Cgil), Daniela Fumarola (Cisl), Pierpaolo Bombardieri (Uil), Paolo Capone (Ugl), e rappresentanti di Usb, Cida, Cisal, Confedir, Confintesa, Confsal, Ciu e Cse.

Meloni: "Non dobbiamo arrenderci alla normalità"

"La ragione per la quale siamo qui oggi – ha esordito Meloni – è unire gli sforzi, anche e soprattutto per radicare nella nostra Nazione una solida cultura della sicurezza sul lavoro, capace di prevenire le troppe tragedie che continuano a ripetersi, spesso con le stesse dinamiche e le stesse cause. La politica non ha tutte le risposte. Penso che dal confronto con i corpi intermedi possano emergere soluzioni efficaci. Siamo qui per ascoltare, senza pregiudizi".

Meloni ha poi rivendicato l’impegno già messo in campo dal governo: l’introduzione della “patente a crediti” per operare nei cantieri edili, l’assunzione di 1600 nuovi ispettori del lavoro, il rafforzamento delle sanzioni contro chi viola le norme, compresa la reintroduzione del reato di somministrazione illecita di manodopera. Inoltre, ha evidenziato l’attività del governo contro lo sfruttamento lavorativo e il caporalato.Un passaggio chiave dell’incontro è stato l’annuncio di nuovi fondi, dei quali sarà discusso nei dettagli anche nei tavoli tecnici che verranno istituiti con i Ministeri competenti.

Sicurezza sul lavoro, Meloni ai sindacati: "Uniamo gli sforzi. Oltre un miliardo di euro per prevenire le tragedie"

"Abbiamo reperito insieme all’Inail altri 650 milioni di euro da destinare alla sicurezza sul lavoro, che si aggiungono ai 600 milioni dei bandi ISI Inail 2024. Parliamo quindi di oltre 1,2 miliardi di euro per finanziare interventi concreti a tutela dei lavoratori e anche dei datori di lavoro", ha affermato la premier.

Queste le principali aree di intervento illustrate dal governo:

  • Formazione: Rafforzamento della formazione per lavoratori e datori di lavoro nei settori ad alta incidenza infortunistica (edilizia, logistica, trasporti). Verrà creato un elenco nazionale di soggetti formatori accreditati.
  • Valorizzazione delle figure chiave della sicurezza: Maggiore riconoscimento e ruolo per RLS (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza), RSPP e ASPP.
  • Incentivi alle imprese: Potenziamento del sistema bonus-malus Inail, premiando le aziende con un basso tasso infortunistico e introducendo una revisione delle aliquote, anche nel settore agricolo.
  • Scuola e giovani: Resta strutturale la copertura assicurativa Inail per studenti, personale docente e non docente. Verranno attivati anche laboratori di formazione alla sicurezza nelle scuole.

L’obiettivo: "Un’alleanza nazionale per la sicurezza"

Meloni ha concluso con un appello all’unità: "Queste sono solo alcune delle idee che abbiamo in mente. Ma siamo qui anche per ascoltare. Il nostro auspicio è quello di costruire un’alleanza tra istituzioni, sindacati e associazioni datoriali per mettere davvero la sicurezza sul lavoro in cima alle priorità dell’Italia".

Il confronto proseguirà nei prossimi mesi con tavoli tecnici e nuove proposte da parte dei sindacati. Ma il segnale politico è chiaro: la sicurezza sul lavoro non è più solo un'emergenza, ma una priorità da affrontare con investimenti, prevenzione e partecipazione condivisa.

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