Tre operai morti in 24 ore: gli incidenti sul lavoro in Veneto, Campania e Lazio
A Vicenza un operaio è stato risucchiato fatalmente da un macchinario. A Frosinone invece un lavoratore è morto folgorato

L'Italia piange la morte di tre operai in appena 24 ore. Ieri, lunedì 5 maggio 2025, si sono verificati tre incidenti sul lavoro mortali, in Veneto, Lazio e Campania. Un operaio è caduto durante dei lavori di ristrutturazione, uno è morto folgorato e il terzo è stato risucchiato in un macchinario. Una scia di sangue continua con il numero di incidenti sul lavoro in continuo aumento.
Cade dal tetto e perde la vita
Aveva appena compiuto 47 anni Stefano Alborino, operaio di Orta di Atella, deceduto nel primo pomeriggio di lunedì 5 maggio mentre era impegnato in lavori di ristrutturazione a Frattamaggiore, in via Padre Vergara, a Napoli (Campania). L’uomo è precipitato dal tetto per cause ancora da accertare. I soccorsi sono stati immediati, ma le sue condizioni erano già gravissime e il decesso è avvenuto poco dopo l’arrivo in ospedale.

Sul luogo della tragedia sono intervenuti i carabinieri e gli ispettori dell’ASL, che hanno avviato le indagini per chiarire la dinamica dell’accaduto e verificare il rispetto delle norme di sicurezza. Alborino lascia la moglie e due figli. Nelle prossime ore si deciderà se sottoporre la salma ad autopsia.
Operaio muore folgorato
Un altro drammatico incidente sul lavoro si è consumato nel pomeriggio a Paliano, in provincia di Frosinone (Lazio), dove Vincenzo Solimando, operaio 47enne originario di San Nicandro Garganico (Foggia) ha perso la vita a causa di una scarica elettrica. L’uomo era impegnato in interventi di manutenzione su alcuni pannelli solari presso l’impianto fotovoltaico di via Bosco Castello. Intorno alle 17, la folgorazione che non gli ha lasciato scampo.
Anche in questo caso, vani i soccorsi del 118. I carabinieri e i tecnici del Servizio di Prevenzione e Sicurezza dell’ASL stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica e accertare eventuali responsabilità legate alla sicurezza sul lavoro.
Operaio cade in un macchinario e muore
Un’ulteriore tragedia sul lavoro è avvenuta alle prime luci dell’alba a Brendola, in provincia di Vicenza (Veneto). Un operaio 58enne ha perso la vita all’interno dello stabilimento della Aristoncavi, azienda specializzata nella produzione di cavi elettrici. La vittima si chiamava Raffaele Galano viveva a Vicenza con moglie e due figli. Era dipendente dell'azienda da 33 anni.
Come raccontato da Prima Vicenza, l'operaio sarebbe caduto da una scala mentre stava operando su un’apparecchiatura dell’impianto. A seguito della caduta, la vittima sarebbe stata risucchiata da un macchinario: secondo una prima ricostruzione, un ingranaggio lo avrebbe agganciato per un braccio, trascinandolo con violenza e causando lesioni fatali.

All’arrivo della squadra dei vigili del fuoco di Arzignano, l'operaio era già stato estratto dai macchinari dai colleghi e stava ricevendo le prime manovre di soccorso, poi proseguite dal personale sanitario del Suem. Purtroppo, nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione, il medico non ha potuto far altro che constatarne il decesso.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i carabinieri e i tecnici dello Spisal, incaricati di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e verificare il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro.