Cosa sono le terre rare e perché sono così importanti
Sono uno dei principali nodi del contendere nella guerra in Ucraina

Nel panorama delle risorse strategiche del XXI secolo, le terre rare occupano un posto di rilievo crescente. Pur non essendo particolarmente rare nella crosta terrestre – alcune sono persino più abbondanti del rame o del piombo – il loro nome deriva dalla difficoltà storica nel trovarle in forma pura e dall’impegno richiesto per la loro estrazione e separazione. Ma cosa sono esattamente le terre rare, e perché sono diventate così cruciali per l’economia e la tecnologia moderne?
Cosa sono le Terre rare
Le terre rare sono un gruppo di 17 elementi chimici che comprendono i 15 lantanidi della tavola periodica (dal lantanio al lutezio), più scandio e ittrio, che condividono proprietà chimiche simili. Questi elementi non si trovano mai isolati in natura, ma sono dispersi in minerali complessi che richiedono processi costosi e tecnologicamente avanzati per essere raffinati.
Gli elementi più noti tra le terre rare includono:
-
Neodimio (Nd): usato nei magneti permanenti ad alte prestazioni.
-
Lantanio (La): utilizzato in batterie ricaricabili e lenti ottiche.
-
Europio (Eu) e Terbio (Tb): impiegati nei fosfori per schermi e LED.
-
Disprosio (Dy): utilizzato per migliorare la resistenza al calore dei magneti.
A cosa servono le terre rare
Le terre rare sono fondamentali per una vasta gamma di tecnologie moderne. Alcuni dei loro usi principali includono:
-
Tecnologie verdi: I magneti al neodimio sono essenziali nei motori delle auto elettriche e nelle turbine eoliche.
-
Elettronica: Smartphone, computer, TV e schermi LED utilizzano diverse terre rare per funzionare correttamente.
-
Difesa: Sistemi radar, missili guidati, visori notturni e altre tecnologie militari si basano su questi elementi.
-
Industria chimica e vetro: Vengono impiegati come catalizzatori, additivi per vetri speciali e ceramiche ad alte prestazioni.
Perché sono così importanti (e strategiche) le terre rare
L’importanza delle terre rare non risiede solo nella loro utilità, ma anche nella dipendenza globale da pochi fornitori. Attualmente, la Cina controlla circa l’80-90% della produzione mondiale, sia in termini di estrazione che di raffinazione. Questo ha sollevato preoccupazioni geopolitiche, poiché le terre rare sono diventate una leva strategica in un contesto di crescenti tensioni economiche e commerciali.
Inoltre, la domanda globale è in rapido aumento, spinta dalla transizione energetica e dalla digitalizzazione, rendendo urgente lo sviluppo di nuove fonti di approvvigionamento e di tecnologie per il riciclo degli elementi rari.
Le sfide ambientali e geopolitiche
L’estrazione e la lavorazione delle terre rare comportano impatti ambientali significativi, inclusi rifiuti tossici e radioattivi. Le normative ambientali più stringenti nei paesi occidentali hanno favorito, in passato, la delocalizzazione della produzione in Cina. Oggi però si assiste a un'inversione di tendenza, con l’Unione Europea, gli Stati Uniti e altri paesi che cercano di diversificare le fonti e rendere sostenibile la filiera.
Dove si trovano i principali giacimenti di terre rare
I giacimenti di terre rare sono distribuiti in diverse parti del mondo, ma solo pochi paesi dominano la produzione globale. La Cina è di gran lunga il leader mondiale, con grandi depositi nella regione della Mongolia Interna (come il sito di Bayan Obo) e una filiera industriale fortemente sviluppata per l’estrazione e la raffinazione.
L’Australia possiede il secondo maggior giacimento noto, il Mount Weld, gestito da Lynas Corporation, che è anche uno dei pochi produttori non cinesi a livello industriale. Anche gli Stati Uniti, con la miniera di Mountain Pass in California, hanno riattivato la produzione per ridurre la dipendenza dalla Cina. Altri paesi emergenti in questo settore includono il Vietnam, il Brasile, l’India, e alcuni stati africani come il Burundi.
I giacimenti di terre rare in Ucraina
Negli ultimi anni, l’Ucraina ha attirato l’attenzione per i suoi potenziali giacimenti di terre rare, considerati tra i più promettenti in Europa
. Secondo studi geologici, il paese possiede risorse significative soprattutto nell’area centrale e meridionale, in particolare nella regione del Kirovohrad e nella zona di Kryvyi Rih. Anche l’area del Donbass potrebbe contenere minerali strategici, sebbene la situazione geopolitica renda complicata l’esplorazione e lo sfruttamento.