CLAMOROSO

Il Procuratore aggiunto della Superprocura nazionale antimafia sotto inchiesta a Caltanissetta

Prestipino avrebbe riferito notizie di indagini. "Lunare accostarlo alla criminalità che combatte"

Il Procuratore aggiunto della Superprocura nazionale antimafia sotto inchiesta a Caltanissetta
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Un nome simbolo della lotta alla criminalità organizzata finisce al centro di un’inchiesta delicata. Il Procuratore aggiunto alla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (Dna) Michele Prestipino è ufficialmente indagato dalla Procura di Caltanissetta per rivelazione di segreto d’ufficio.

Secondo l'accusa, aveva la delega al coordinamento delle indagini su ’Ndrangheta e Cosa nostra ed è su questo tema che avrebbe comunicato notizie riservate.

Indagato il Procuratore Prestipino

L'indagine, condotta dalla sezione Anticrimine del Ros dei Carabinieri, riguarda presunte comunicazioni riservate che Prestipino avrebbe rivelato commettendo un reato.

Il Procuratore ne avrebbe parlato con Gianni De Gennaro, ex capo della Polizia e oggi presidente del consorzio Eurolink, e Francesco Gratteri, consulente per Webuild, società coinvolta nella realizzazione del progetto del Ponte sullo Stretto.

Secondo l’accusa, Prestipino – che aveva la delega al coordinamento delle indagini su ’Ndrangheta e Cosa nostra – avrebbe rivelato informazioni coperte da segreto, in un contesto che al momento gli inquirenti stanno cercando di chiarire.

"Lunare accostarlo alla criminalità"

Convocato per un interrogatorio, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Una scelta che non chiude però la porta a un chiarimento più ampio, il suo avvocato Cesare Placanica ha annunciato che sarà la difesa stessa a chiedere un nuovo confronto con i magistrati.

"Riteniamo sia agevole chiarire ogni aspetto controverso relativo a una conversazione intercorsa non con imprenditori o, peggio, malavitosi – ha dichiarato il legale – ma con il prefetto De Gennaro, già capo della Polizia e investigatore di punta nella lotta alla criminalità organizzata, e un suo storico collaboratore. Lunare e priva di ogni aderenza alla realtà ogni ipotesi che accosti Prestipino a realtà criminali".

Accusato di aver rivelato segreti

Nel frattempo, la vicenda ha già avuto le prime ricadute istituzionali. Il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo ha annunciato la revoca immediata delle deleghe di coordinamento investigativo assegnate a Prestipino.

Lo ha fatto nell’esercizio dei doveri di garanzia dell’immagine della Direzione e del buon andamento delle sue attività, rispettando ovviamente la presunzione di innocenza.

Sarà ora compito dei magistrati di Caltanissetta chiarire se quanto emerso sia una semplice conversazione mal interpretata o l’indizio di una violazione grave.

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