50 ANNI DOPO

Meloni ricorda Ramelli: "Una vicenda con cui tutti devono fare i conti"

Oggi a Milano è prevista la cerimonia ufficiale per ricordare la morte del militante del Fronte della Gioventù ucciso a 18 anni

Meloni ricorda Ramelli: "Una vicenda con cui tutti devono fare i conti"
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Dal 25 aprile a Sergio Ramelli: 80 anni dalla Liberazione dal nazifascismo, 50 anni dalla tragica morte di un giovane durante i momenti più violenti e drammatici degli anni di piombo.

Una giornata che divide (basti pensare a quanto avvenuto nei giorni scorsi in tutta Italia) da una parte. Una storia che fa ancora paura dall'altra.

E sulla ricorrenza della morte di Ramelli, appunto oggi martedì 29 aprile 2025, l'intervento di ieri sera in videomessaggio a un convegno nella sala Gaber di Regione Lombardia e poi postato sulle sue pagine social della premier e leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, è destinato probabilmente a sollevare (nuove) polemiche.

La premier Giorgia Meloni

Una storia che fa ancora paura dopo 50 anni

Meloni non ha usato troppi giri di parole nel suo intervento, richiamando tutti a una memoria condivisa:

"Bisogna impegnarsi in questa direzione nel tentativo di ricucire una ferita profonda che deve accomunare tutte le vittime innocenti dell'odio e della violenza politica".

E ha aggiunto:

"La morte di Sergio tanto brutale quanto assurda, forse, proprio per questo è divenuta un simbolo per generazioni di militanti di destra di tutta Italia ed è un pezzo di storia con cui tutti a destra e sinistra devono fare i conti. Ancora oggi, a cinquant'anni dalla morte c'è una minoranza rumorosa che crede che l'odio, la sopraffazione e la violenza siano strumenti legittimi attraverso cui affermare le proprie idee".

Chi era Sergio Ramelli

Sergio Ramelli era un militante del Fronte della Gioventù ucciso a 18 anni dopo una aggressione avvenuta il 13 marzo 1975 a colpi di chiave inglese da un gruppo di Avanguardia operaia mentre stava rientrando a casa, sotto la sua abitazione, a Milano.

Sergio Ramelli, ucciso a 18 anni

Ramelli rimase in coma per un mese e mezzo, alternando anche momenti di risveglio e lucidità per poi morire appunto il 29 aprile 1975.

A oggi sono sono 38 le città in Italia che hanno dedicato uno spazio o una via a Sergio Ramelli.

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala

Oggi a Milano è prevista la cerimonia ufficiale per ricordare la sua morte. Il sindaco Giuseppe Sala sarà presente come sempre in questi anni, ma non senza polemiche, non indosserà la fascia tricolore.

Irritazione della premier dopo l'intervento-show di una ministra Santanché ormai isolata
Il Ministro del Turismo Daniele Santanché

Nel frattempo il Ministro del Turismo Daniele Santanché, autorevole esponente di Fratelli d'Italia, ha chiesto che anche a Milano venga intitolata una via a Ramelli. 

Attualmente a Milano c'è il Giardino Sergio Ramelli nel Municipio 3, inaugurato nel 1981 ma ufficialmente intitolato solo poco tempo fa.

È in corso una mozione per dedicargli anche una via o uno slargo entro la fine di quest'anno. 

L'ammonimento della premier e l'appello ai giovani

Nel suo videomessaggio la premier ha lanciato anche una sorte di ammonimento e appello ai giovani:

"Ai ragazzi che oggi hanno l'età in cui Sergio morì, che hanno spalancata davanti a sé la strada della propria vita, che vogliono dedicarla a ciò in cui credono, voglio dire: non fatevi ingannare da falsi profeti e da cattivi maestri".

E ancora:

"Sergio era una persona libera, ma essere liberi in quei tempi duri comportava una enorme dose di coraggio che spesso sfociava nell'incoscienza, addirittura. Sergio amava l'Italia, aveva deciso di dirlo al mondo senza paura. Andava in giro con i libri e un quaderno, non con le armi".

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