DOCCIA FREDDA

Dazi, Trump apre alla Cina. Xi Jinping: "Guerre senza vincitori". E arriva la smentita sulle trattative

Gli Stati Uniti avrebbero preparato un pacchetto di ipotesi ma non vi sono al momento canali aperti con la Cina

Dazi, Trump apre alla Cina. Xi Jinping: "Guerre senza vincitori". E arriva la smentita sulle trattative
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"Sarò molto gentile". Si è espresso così Donald Trump, parlando dei prossimi colloqui con la Cina - ancora in realtà non in agenda - sullo scottante tema dei dazi. Nel giro di "due o tre settimane", ha promesso il presidente degli Usa, la Casa Bianca fisserà una nuova griglia tariffaria che potrebbe addirittura dimezzare l’attuale prelievo medio del 145 per cento su merci e componenti made in China.

Le ipotesi di Donald Trump

L’idea, trapelata da fonti interne e rilanciata dal Wall Street Journal, è di portare l’aliquota fra il 50 e il 65 per cento, oppure di adottare un sistema "a due livelli": 35 per cento sui prodotti consumer, il 100 su quelli ritenuti strategici per la sicurezza nazionale.

Per ora comunque è solo un pacchetto di ipotesi, come ammesso dallo stesso segretario al Tesoro Scott Bessent, l’uomo cui Trump ha affidato il dossier.

Dazi, Trump apre alla Cina. Xi Jinping: "Guerre senza vincitori". E arriva la smentita sulle trattative
Scott Bessent

"Washington non ha ancora aperto alcun canale formale con Pechino". Parole che invitano alla prudenza e al tempo stesso sottolineano quanto l’attuale status quo tariffario pesi su entrambe le economie. "Sono livelli insostenibili", dice Bessent, chiedendo una "de‑escalation reciproca".

Questo non è poi l’unico fronte su cui il presidente smussa gli spigoli. Stando al Financial Times, la Casa Bianca è pronta a concedere un’esenzione ad hoc alle case automobilistiche statunitensi: via le tariffe “fentanyl” e i dazi su acciaio e alluminio per i componenti importati dalla Cina, mentre resterà il 25 per cento sulle auto assemblate all’estero e dal 3 marzo un ulteriore 25 per cento sugli elementi non coperti dall’esenzione.

Doccia fredda dalla Cina: "Notizie false"

Le parole di Trump hanno acceso i mercati. Francoforte mette a segno un balzo del 3,14 per cento, Milano dell’1,42; Wall Street corre, complice anche la rassicurazione presidenziale sul futuro di Jerome Powell alla guida della Fed ("Non ho alcuna intenzione di rimuoverlo"). Il Fondo Monetario Internazionale, che solo pochi giorni fa ha rivisto al ribasso le stime di crescita globale proprio per l’incognita dei dazi, vede in questo improvviso cambio di passo la possibilità di un allentamento della guerra commerciale.

Ma da Pechino è arrivata poco dopo la doccia fredda. "Informazioni false", ha tagliato corto Guo Jiakun, portavoce del ministero degli Esteri, negando che siano in corso negoziati o che esista già una bozza di accordo.

La Cina vuole far parte dei "volonterosi" in Ucraina
Xi Jinping

Il presidente Xi Jinping, affiancato in queste ore dal collega keniano William Ruto nella Grande Sala del Popolo, si è detto comunque pronto a collaborare "per rispondere alle sfide globali" e a difendere "equità e giustizia" nel commercio internazionale.

"Le guerre tariffarie e commerciali non hanno vincitori: la Cina non causa problemi, ma non ha paura di combattere", ha affermato il presidente Xi Jinping.

"Le porte restano aperte – ha precisato Guo – ma il dialogo dovrà essere paritario e rispettoso". E se necessario, ha aggiunto, "combatteremo".

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