Commemorazione alla Camera

Papa Francesco, Meloni: "E' entrato nel cuore della gente". Schlein: "No all'ipocrisia di chi deporta i migranti"

Non sono mancate le polemiche durante il ricordo del Pontefice a Montecitorio

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Papa Francesco con Giorgia Meloni
Papa Francesco con Giorgia Meloni

Anche la politica italiana ricorda Papa Francesco. Nel pomeriggio di mercoledì 23 aprile 2025 l'Aula di Montecitorio ha ospitato la commemorazione del Santo Padre.

Papa Francesco, il ricordo di Meloni

Accorato il ricordo di Giorgia Meloni:

"Papa Francesco sapeva essere determinato, ma quando parlavi con lui non esistevano barriere, non creava barriere. Con lui eri a tuo agio, potevi parlare di tutto, e raccontarti senza filtri e senza timore di essere giudicato. Poteva vedere la tua anima e guardarti a nudo. Come se per lui significasse dire 'io ci sono per te'. Ti faceva sentire prezioso in quanto unico e irripetibile".

"I suoi appelli alla pace sono un monito alla responsabilità per noi. Non ha smesso di invocare la pace, la fine delle guerre, dalla martoriata Ucraina al Medioriente, e lo ha fatto anche quando sapeva che alcuni avrebbero potuto non capire e che le sue parole avrebbero potuto essere travisate e strumentalizzate. Ma i suoi molteplici appelli alla pace rappresentano per noi oggi un ulteriore monito alla responsabilità".

"Ha rotto schemi ed è entrato nel cuore della gente. E' stato il Papa degli ultimi, delle periferie fisiche ed esistenziali. Ha restituito voce a chi non l'aveva anche rompendo gli schemi perché diceva 'non devi avere paura di andare controcorrente se devi fare una cosa buona'. Così, il Papa venuto da lontano è entrato nel cuore delle persone".

La Russa e Fontana

Parole di grande cordoglio anche per i presidenti delle due Camere.

Lorenzo Fontana, presidente della Camera, ha parlato di un "vuoto per i cattolici e l'intera comunità".

"È stato il primo Papa proveniente dal continente americano, il primo a chiamarsi Francesco. La scelta di quel nome fece subito comprendere l'attenzione che avrebbe avuto per gli ultimi, per le persone malate e per chi soffre. Ha voluto camminare accanto a tutti, senza escludere nessuno. Il suo magistero, fondato sulla solidarietà e sulla difesa della dignità umana, è stato un esempio di vicinanza ai fedeli e di impegno a favore anche delle persone anziane e dei più deboli. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo per i cattolici e per l'intera comunità internazionale".

Alle sue parole sono seguite quelle del presidente del Senato Ignazio La Russa:

"In questi anni di Pontificato la profondità del Suo messaggio di fede e di speranza ha saputo toccare le corde più profonde dei nostri cuori. E persino in queste ultime settimane, nonostante la malattia lo avesse fortemente debilitato, Papa Francesco mai ha smesso di far sentire la sua voce affinché i conflitti, le divisioni e le guerre venissero superate. È stato un autentico testimone di fede vissuta, capace di incarnare fondamentali valori di misericordia e solidarietà. La Sua attenzione verso gli ultimi, verso i più fragili, e verso gli emarginati, ha superato le diversità religiose e spirituali ed è diventata una continua esortazione ai leader del mondo a lavorare insieme per la pace, il bene comune e il rispetto della dignità di ogni persona".

Schlein e Conte

Non sono mancate, però, anche le polemiche. A partire dall'intervento della segretaria del Pd Elly Schlein:

 "Merita tutto il nostro cordoglio, quello che non merita è l'ipocrisia di chi non ha mai dato ascolto ai suoi appelli quando era in vita e oggi cerca di seppellire nella retorica anche il suo potente messaggio, di chi deporta migranti, toglie aiuti ai poveri, nega l'emergenza climatica e nega le cure a chi non se le può permettere".

Di ipocrisia ha parlato anche Giuseppe Conte:

"Ora che non c'è più, Papa Francesco viene universalmente celebrato da tutti. Nello scomposto teatro dell'ipocrisia dei vaniloqui, le celebrazioni coinvolgono anche chi ha continuato a ignorare i suoi messaggi di dolore per le ingiustizie nel mondo, i suoi moniti contro le parole di odio e la logica della guerra".

"Il modo migliore per ricordare Papa Francesco - ha aggiunto - è non lasciare cadere nel vuoto i suoi insegnamenti, la sua personale testimonianza. Il modo migliore per onorarlo è essere scomodi, con azioni ferme e scelte conseguenti".

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