UNITÀ SIMBOLICA

Papa Francesco ha unito nel cordoglio Israele e Hamas, Russia e Ucraina, Stati Uniti e Cina

Da Hamas a Israele, da USA a Cina, da Russia a Ucraina: tutti schierati in omaggio e rispetto per la scomparsa del Pontefice

Papa Francesco ha unito nel cordoglio Israele e Hamas, Russia e Ucraina, Stati Uniti e Cina
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È complicato trovare un momento nella storia recente in cui le grandi potenze mondiali e le fazioni più distanti – spesso nemiche – si siano trovate d’accordo su qualcosa. Eppure, con la morte di Papa Francesco, il mondo ha vissuto un attimo di straordinaria unità: un istante di cordoglio condiviso da chi, sul campo e nelle diplomazie, è in perenne conflitto.

Tutti uniti per onorare Papa Francesco

Nella giornata della sua scomparsa, messaggi di dolore e rispetto sono arrivati da ogni angolo del pianeta, ma soprattutto da quei poli che, normalmente, si ignorano o si affrontano con ostilità. Israele e Hamas, Stati Uniti e Cina, Russia e Ucraina: realtà in guerra o in tensione, eppure tutte unite nell’onorare la figura di Jorge Mario Bergoglio.

Forse anche perché Papa Francesco non è mai stato un Pontefice neutrale. Ha parlato con chiarezza e con coraggio, scegliendo di stare accanto agli ultimi, ai perseguitati, alle vittime della guerra e dell’ingiustizia. Dalla "martoriata Ucraina" a Gaza, dal Sudan al Myanmar, il Papa ha sempre levato la voce contro la violenza e l’oppressione.

Israele e Hamas, entrambi in lutto

Israele ha espresso le sue condoglianze tramite il presidente Isaac Herzog, che ha parlato di Francesco come di un uomo di fede e dialogo, ricordando i suoi sforzi per la pace in Medio Oriente e le relazioni con il mondo ebraico. Resta invece fragoroso il silenzio proveniente dal primo ministro Benjamin Netanyahu, sul cui fronte resta totale il gelo sulla scomparsa di Papa Francesco.

"Esprimo le mie più sentite condoglianze e la mia sincera solidarietà al mondo cristiano in generale, e alle comunità cristiane in Terra Santa in particolare, per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco - ha scritto il presidente israeliano Isaac Herzog -. Il defunto Papa Francesco era un uomo di grande fede e compassione, che ha dedicato la sua vita al servizio dei poveri in tutto il mondo e alla difesa della pace in un periodo complesso e turbolento. Sua Santità il Papa ha riconosciuto l'importanza di approfondire le relazioni con il mondo ebraico e ha cercato di promuovere il dialogo interreligioso come mezzo per raggiungere la comprensione e il rispetto reciproci. Spero che le sue preghiere per la pace in Medio Oriente vengano esaudite e che tutti i rapiti possano tornare presto. Forse il suo lascito umanitario ispirerà più opere di beneficenza, sforzi per promuovere l'unità e infondere speranza nei cuori delle persone".

Dall’altra parte, anche Hamas ha dichiarato di unirsi al cordoglio, riconoscendo il Papa come "difensore dei diritti del popolo palestinese".

"Papa Francesco era un fermo difensore dei diritti legittimi del popolo palestinese, in particolare nella sua ferma posizione contro la guerra e gli atti di genocidio perpetrati contro il nostro popolo a Gaza nel corso degli ultimi mesi", ha detto Bassem Naim, membro dell'ufficio politico di Hamas, in un comunicato.

Russia e Ucraina, parole comuni di stima

Il presidente Volodymyr Zelensky ha definito Francesco un “dono per il mondo, per la pace, per l’unità”, ricordando il suo impegno per l’Ucraina sin dai primi giorni dell’invasione.

"Milioni di persone in tutto il mondo piangono la tragica notizia della scomparsa di Papa Francesco. La sua vita è stata dedicata a Dio, al popolo e alla Chiesa. Sapeva come dare speranza, alleviare la sofferenza attraverso la preghiera e promuovere l'unità. Pregava per la pace in Ucraina e per gli ucraini. Ci uniamo al dolore dei cattolici e di tutti i cristiani che si sono rivolti a Papa Francesco per il sostegno spirituale. Memoria eterna!", ha scritto Zelensky su X.

Parole forti anche dal presidente russo Vladimir Putin, che ha parlato di una "persona eccezionale, difensore dell’umanesimo e della giustizia", sottolineando l’apertura al dialogo tra Chiesa ortodossa e Chiesa cattolica.

"Ho avuto l'opportunità di comunicare con questa persona eccezionale in molte occasioni e conserverò per sempre il suo ricordo. In questo momento di dolore, vorrei trasmettere a voi e a tutto il clero cattolico parole di vicinanza e sostegno", si legge nel messaggio del presidente russo.

Usa e Cina: unità nel rispetto

Anche gli Stati Uniti hanno omaggiato Papa Francesco: il vicepresidente JD Vance ha ricordato con commozione l’ultima visita fatta al Papa poche ore prima della sua morte.

"Ho appena saputo della scomparsa di Papa Francesco. Il mio cuore è rivolto ai milioni di cristiani in tutto il mondo che lo amavano. Sono stato felice di vederlo ieri, anche se era ovviamente molto malato. Ma lo ricorderò sempre per l'omelia che ha tenuto nei primissimi giorni del COVID. È stata davvero bellissima. Che Dio gli dia pace", ha scritto JD Vance su X.

L'ex presidente Trump ha definito Bergoglio "un uomo buono che ha amato il mondo". Da Pechino, il portavoce del Ministero degli Esteri ha sottolineato la volontà della Cina di proseguire un dialogo costruttivo con il Vaticano, riconoscendo la figura del Papa come ponte tra culture. Lo stesso presidente Trump ha affermato come la sua prossima visita in Italia - già programmata nei prossimi mesi - sarà occasione anche per rendere omaggio alla figura di Papa Francesco.

Un’eco globale di pace

Nella sua ultima benedizione "Urbi et Orbi", letta il giorno antecedente alla sua morte da mons. Diego Ravelli, Papa Francesco aveva invocato la fine dei conflitti, il disarmo globale, il rispetto per i migranti, le donne, l’ambiente. Aveva chiesto ai leader del mondo un "cessate il fuoco" a Gaza, il rilascio degli ostaggi, la fine della fame.

Parole che oggi risuonano come un testamento spirituale, ascoltato da chiunque riconosca nella pace un bene universale. Durante la sua vita e fino alla sua morte, Papa Francesco ha saputo creare ponti dove c’erano solo muri.

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