Napoli celebra poesia, memoria e paesaggio: riaperto il Parco delle Tombe di Virgilio e Leopardi
"Il parco è dedicato a due giganti della nostra letteratura – ha dichiarato il ministro Giuli – ed è in una delle città più importanti d’Italia, Napoli. Riaprirlo al pubblico significa ridare voce a una storia antica"

Un angolo di Napoli sospeso tra mito, letteratura e natura ha riaperto le sue porte: il Parco delle Tombe di Virgilio e Leopardi, uno dei luoghi più poetici e simbolici della città, è stato restituito al pubblico con un nuovo percorso di visita, grazie a un ampio intervento di valorizzazione e accessibilità finanziato con i fondi del PNRR.

Riaperto il Parco delle Tombe di Virgilio e Leopardi
L’inaugurazione ufficiale si è tenuta il 17 aprile 2025, alla presenza del Ministro della Cultura Alessandro Giuli, accompagnato da rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, tra cui il Direttore generale Musei Massimo Osanna, l’Assessore Edoardo Cosenza per il Comune di Napoli e la Dirigente delegata Luana Toniolo. L’evento è stato impreziosito da letture di versi dei due poeti: Valeria Parrella ha dato voce a Virgilio, Gabriele Lavia a Leopardi, in un momento carico di emozione e suggestione.
“Il parco è dedicato a due giganti della nostra letteratura – ha dichiarato Giuli – ed è in una delle città più importanti d’Italia, Napoli. Riaprirlo al pubblico significa ridare voce a una storia antica, riscoprire e valorizzare le nostre specificità culturali e farle riverberare nel nostro presente.”
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Il sito sorge in un contesto di grande valore storico e paesaggistico, tra la città e il promontorio che guarda i Campi Flegrei. Cuore del Parco è il sepolcro in opus reticulatum, da secoli identificato con la tomba di Virgilio, sebbene manchino prove archeologiche definitive. Un’identificazione rafforzata nel 1930 dal grande Soprintendente Amedeo Maiuri, che concepì l’intera area come un giardino romantico, un luogo in cui la memoria storica potesse dialogare con il paesaggio.
Nel 1939 vi fu collocato anche il mausoleo di Giacomo Leopardi, le cui spoglie furono traslate dalla chiesa di San Vitale a Fuorigrotta. Ora, accanto ai due sepolcri, nuove epigrafi riportano versi scelti dei due poeti, intessendo un legame ancora più stretto tra parole, luoghi e tempo.
Sito archeologico
Il Parco, però, è anche un prezioso sito archeologico: vi si trovano l’ingresso orientale della Crypta Neapolitana, imponente galleria scavata in epoca augustea per collegare Napoli ai Campi Flegrei, e un tratto dell’antico acquedotto romano. Da sempre oggetto di pellegrinaggio letterario, la tomba di Virgilio fu visitata da Petrarca, Boccaccio e Cino da Pistoia. Col tempo, la figura del poeta assunse anche un’aura magica: secondo la leggenda, le sue spoglie furono persino murate a Castel dell’Ovo per proteggerle durante la conquista normanna.

“Questo parco di rara bellezza – ha ricordato Osanna – non è solo un giardino: è uno spazio in cui dialogano archeologia, poesia, mito e natura.”
Due percorsi per vivere il Parco: tra natura e storia
Il nuovo allestimento del Parco propone due percorsi distinti, ma complementari. Il primo è botanico, costruito intorno a essenze vegetali ispirate ai testi virgiliani e leopardiani: l’alloro, il cipresso, la ginestra. Non è solo bellezza: il sentiero è stato pensato anche per l’inclusione, grazie alla collaborazione con l’Università Suor Orsola Benincasa, che ha contribuito a sviluppare un sistema tattile per visitatori ipovedenti.
Il secondo è storico-archeologico, pensato per accompagnare il pubblico tra le tracce monumentali del Parco: dal sepolcro virgiliano al mausoleo di Leopardi, fino all’edicola seicentesca voluta da don Pedro d’Aragona. È attualmente in fase di valorizzazione anche la Crypta Neapolitana, che presto tornerà accessibile grazie a interventi di messa in sicurezza.
“Il nuovo percorso – ha sottolineato il sindaco Gaetano Manfredi – è il risultato di un lavoro congiunto che restituisce alla città uno straordinario tassello della sua storia, in un anno simbolico in cui celebriamo i 2500 anni dalla fondazione dell’antica Neapolis.”
Tecnologia, inclusione e partecipazione
Grazie al progetto “Genius Loci”, il Parco è oggi anche un modello di accessibilità culturale. Pannelli multilingue, QR code, un tour immersivo 3D e un digital twin interattivo – sviluppato in collaborazione con l’Università “L’Orientale” e il Centro Nazionale Studi Leopardiani – permettono una fruizione avanzata anche da remoto o in condizioni di mobilità ridotta.
Ma c’è di più: la cooperativa sociale Il Tulipano Art Friendly sarà coinvolta nell’accoglienza dei visitatori, dando spazio e opportunità a persone con disturbi dello spettro autistico. Un gesto che rende il Parco non solo un luogo di cultura, ma anche un ambiente di inclusione sociale.
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Il progetto è stato ideato e coordinato da figure di alto profilo, fra cui Massimo Osanna, Luana Toniolo e Carla Bagnulo, con il contributo dell’architetta Silvia Lacatena per il paesaggio, dello storico dei giardini Maurizio Bartolini e del team di restauratori della Direzione regionale Musei Campania.
Informazioni utili
Il Parco è aperto tutti i giorni tranne il martedì, dalle 8:45 alle 14:45 (ultimo ingresso alle 14:15). L’accesso è gratuito. Tutti i dettagli e le novità sono disponibili sul sito ufficiale della Direzione regionale Musei Campania: museicampania.cultura.gov.it