Ambasciatore russo all'Onu: "Pace irrealistica". Rubio: "Decidono gli Usa"
Intanto Usa e Kiev firmano memorandum sulle terre rare

Un cessate il fuoco in Ucraina "al momento è irrealistico". A dichiararlo è stato l’ambasciatore russo presso le Nazioni Unite, Vasily Nebenzia, durante un briefing, come riportato dall’emittente ucraina Suspilne.
Nebenzia: "L'Ucraina non ha rispettato l'intesa"
Secondo il diplomatico, Kiev avrebbe infatti violato la moratoria sugli attacchi alle infrastrutture energetiche, compromettendo ogni possibilità di tregua.
"Abbiamo tentato un cessate il fuoco limitato, ma l’Ucraina non ha rispettato l’intesa. In queste condizioni, è semplicemente irrealistico parlare di pace", ha affermato Nebenzia.
🎙️ Remarks to the press by Permanent Representative of Russia to the @UN Vassily Nebenzia following the UNSC consultations on #Ukraine
🗓️ April 17 | 📍#UNHQ
Read in full 👉 https://t.co/yC5HmhDEHc pic.twitter.com/ulerX0HF5A
— Russia at the United Nations (@RussiaUN) April 18, 2025
Le dichiarazioni giungono poche ore dopo il vertice informale a Parigi, promosso dal cosiddetto gruppo dei "volenterosi", dove esponenti europei, delegati dell’amministrazione Trump e membri del governo ucraino si sono riuniti con l’obiettivo di costruire le basi per "una tregua rapida e una pace solida e duratura".
Il presidente francese Emmanuel Macron ha definito l’incontro "un’occasione importante" in un contesto globale segnato da crescenti tensioni, anche tra Stati Uniti ed Europa. "Il formato E3 – Francia, Germania, Regno Unito – ha dimostrato di funzionare", ha comunicato l’Eliseo, annunciando una nuova sessione a Londra la prossima settimana.
Rubio: "Gli Usa hanno altre priorità"
Tra i presenti al vertice figuravano, tra gli altri, il segretario di Stato Usa Marco Rubio, l’inviato di Trump per il Medio Oriente Steve Witkoff, l’inviato speciale Usa per Russia e Ucraina Keith Kellog, nonché rappresentanti ucraini di primo piano come il capo di gabinetto Andriy Yermak e il ministro della Difesa Roustem Umerov.
A margine dell’incontro con la premier Giorgia Meloni, Donald Trump ha commentato: "Non ritengo Zelensky responsabile della guerra, ma non sono mai stato un suo grande fan”. Ha poi anticipato "novità imminenti dalla Russia" e aperto a un possibile coinvolgimento europeo in una missione di pace.

Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha invece dichiarato che è necessario "determinare nei prossimi giorni" se la pace è "fattibile" in Ucraina, sottolineando che "gli Stati Uniti hanno altre priorità". Insomma, saranno gli Stati Uniti a decidere se e quando, in base alle loro priorità.
La risposta di Mosca è arrivata tramite Dmitry Medvedev, ex presidente russo e attuale vice capo del Consiglio di sicurezza, che ha definito l’incontro a Parigi "un vertice della cricca fascista dell’Ucraina", ironizzando sui possibili costi umani legati a un eventuale dispiegamento di truppe europee.
Firmato memorandum sulle terre rare
Nel frattempo, Kiev e Washington hanno firmato un memorandum d’intesa volto a finalizzare un accordo bilaterale sulle terre rare. Ad annunciarlo è stata la vicepremier ucraina e ministra dell’Economia, Yulia Svyrydenko.
"Il documento segna un passo concreto verso la creazione di un fondo di investimento per la ricostruzione dell’Ucraina e la cooperazione economica con gli Stati Uniti".
We are happy to announce the signing, with our American partners, of a Memorandum of Intent, which paves the way for an Economic Partnership Agreement and the establishment of the Investment Fund for the Reconstruction of Ukraine. pic.twitter.com/AQsHPkWh5X
— Yulia Svyrydenko (@Svyrydenko_Y) April 17, 2025
Donald Trump, intervenendo da Washington in occasione di un incontro con la premier italiana Giorgia Meloni, ha confermato che l’accordo, negoziato per mesi, sarà firmato ufficialmente "giovedì prossimo".

Secondo quanto reso noto da Svyrydenko, l’accordo mira ad attrarre capitali nella modernizzazione delle infrastrutture ucraine, nel sostegno alle imprese e nello sviluppo di nuove opportunità economiche. "È la dimostrazione della volontà del popolo americano di investire in un’Ucraina libera, sovrana e sicura", ha dichiarato.
Anche il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato le consultazioni parigine, affermando che "Mosca si aspetta un orientamento verso una soluzione pacifica", pur ribadendo la responsabilità di Kiev per l’attacco nella regione di Sumy.