Mattarella: "L'Europa si impegni a governare i movimenti migratori"
La dichiarazione nel decimo anniversario della tragedia del canale di Sicilia

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a dieci anni dalla strage del canale di Sicilia del 18 aprile 2015, quando il naufragio di un barcone a sud di Lampedusa uccise tra i settecento e i novecento migranti, diffonde una dichiarazione sul tema dell'immigrazione. Il Capo di Stato – dimesso giovedì dal ricovero dopo un intervento programmato – riconosce che “i movimenti migratori vanno governati e l’Unione europea deve esprimere il massimo impegno in questo senso".
Il presidente riserva anche un ringraziamento verso chi salva vite in mare.

Migranti, Mattarella: "L'Europa deve governare i flussi"
"Dieci anni or sono nel Canale di Sicilia si consumò un’immane tragedia del mare, tra le più terribili che si ricordano nel Mediterraneo. I migranti morti e dispersi raggiunsero numeri spaventosi. Fra le vittime anche decine di bambini. Erano persone che disperatamente cercavano una vita migliore, fuggendo da guerre, persecuzioni, miseria. Persone finite nelle mani di organizzazioni criminali, che li hanno crudelmente abbandonati nel pericolo. La Repubblica italiana ricorda quelle tante donne e tanti uomini, molti destinati a restare senza nome. È la nostra civiltà a impedirci di voltare le spalle, di restare indifferenti, di smarrire quel sentimento di umanità che è radice dei nostri valori. Nel fare memoria rinnoviamo l’apprezzamento per l’opera di soccorso da parte delle navi italiane che sono riuscite, in condizioni estreme, a salvare vite, rispettando quanto impone la legge del mare.

I movimenti migratori vanno governati e l’Unione Europea deve esprimere il massimo impegno in questo senso. Il necessario contrasto all’illegalità, la lotta alla criminalità, si nutrono della predisposizione di canali e modalità di immigrazione legali che, con coerenza, esprimano rispetto nei confronti della vita umana", questa la nota integrale diffusa dal Quirinale nella giornata odierna, venerdì 18 aprile 2024.
I ringraziamenti delle Ong
“Ringraziamo il presidente Sergio Mattarella per aver ribadito, nel giorno che ricorda un terribile naufragio, quanto la grandezza di un Paese, il suo grado di civiltà, dipenda dal suo impegno nel salvare vite umane”, scrive in una nota la ong Mediterranea Saving Humans. “In tempi nei quali morti in mare per omissioni di soccorso, guerre, respingimenti, deportazioni, lager sembrano diventati “banalità del male“, le nostre Mare Jonio e Safira portano la bandiera italiana navigando in direzione ostinata e contraria alla morte, all’odio e all’indifferenza”, si legge.