il 25 aprile a genova

Mattarella dimesso dall'ospedale: "Rispetterà tutti gli appuntamenti in agenda"

Il 23 aprile riceverà al Quirinale una delegazione delle Associazioni combattentistiche e d'arma, il 25 sarà a Genova

Mattarella dimesso dall'ospedale: "Rispetterà tutti gli appuntamenti in agenda"
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lasciato questa mattina, giovedì 17 aprile 2025, l'ospedale Santo Spirito di Roma, dove martedì sera si era sottoposto a un intervento chirurgico programmato per l’impianto di un pacemaker. Dopo le dimissioni, il Capo dello Stato ha fatto rientro al Quirinale, dove continuerà la convalescenza nei prossimi giorni.

Mattarella dimesso dall'ospedale: "Rispetterà tutti gli appuntamenti in agenda"

Fonti ufficiali del Quirinale avevano subito chiarito che si trattava di un’operazione programmata, escludendo qualsiasi allarme sulle condizioni di salute del Presidente. L’intervento è stato eseguito senza complicazioni, e già nella notte successiva Mattarella risultava “totalmente asintomatico” e in condizioni cliniche stabili. La degenza post-operatoria si è svolta regolarmente, e ora, come previsto, seguiranno alcuni giorni di riposo per consentire la cicatrizzazione delle ferite. In casi simili, la ripresa è solitamente rapida e il pacemaker rappresenta un miglioramento sensibile della qualità della vita del paziente.

Mattarella dimesso dall'ospedale: "Rispetterà tutti gli appuntamenti in agenda"
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Il Capo dello Stato, che compirà 84 anni il prossimo luglio, guarda già ai prossimi impegni istituzionali. In agenda, il primo evento confermato è previsto per mercoledì 23 aprile, quando al Quirinale incontrerà gli esponenti delle associazioni combattentistiche e d'arma in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione. Un momento di alto valore simbolico e storico.

Anche il 25 aprile, giornata della Festa della Liberazione, rimane un appuntamento centrale per il Presidente. Quest’anno, Mattarella sarà a Genova, città insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare, dove visiterà Villa Migone, luogo simbolo della Resistenza italiana: proprio lì, il generale tedesco Günther Meinhold firmò l’atto di resa di fronte al Comitato di Liberazione Nazionale, sancendo la liberazione della città. Sarà la decima tappa di quello che al Quirinale è stato definito un vero e proprio “pellegrinaggio laico”.

L'impegno di Mattarella e il valore della Liberazione

A conferma di questo impegno civile e storico, è da poco uscito un volume che raccoglie i discorsi pronunciati da Sergio Mattarella in occasione del 25 aprile, dal giorno della sua elezione nel 2015 ad oggi. Il libro, pubblicato da Interlinea e intitolato significativamente “La nostra libertà”, riporta i nove interventi del Presidente dedicati alla memoria della Liberazione. Si tratta di testi che, con chiarezza e fermezza, ribadiscono il suo credo antifascista e il suo richiamo costante ai valori fondanti della Repubblica.

In questi interventi, Mattarella definisce l’antifascismo come il “fondamento etico della nostra nazione”, ricordando come la Liberazione abbia rappresentato non solo la fine dell’oppressione nazifascista, ma anche l’inizio di un percorso europeo condiviso, in opposizione ai “nazionalismi fuori dalla storia”.

Mattarella dimesso dall'ospedale: "Rispetterà tutti gli appuntamenti in agenda"
Il presidente Sergio Mattarella

Il Presidente non ha mai esitato nel sottolineare che la memoria storica non può essere oggetto di revisionismi o ambiguità: “se i caduti sono tutti uguali nella morte, non tutti combattevano dalla parte giusta”. Una posizione netta, rivolta soprattutto alle nuove generazioni, per riaffermare che la Liberazione fu, prima di tutto, una rivolta morale contro la negazione della democrazia e dell’umanità.

Alcuni impegni previsti nei giorni scorsi, come l'incontro con i vincitori dei "Premi Leonardo" e delle borse di studio 2025, in programma mercoledì 16 aprile 2025, sono stati invece annullati per permettere al Presidente di riposare. Tuttavia, il ritorno al Quirinale oggi conferma che il Capo dello Stato è pronto a riprendere gradualmente la sua attività, testimoniando ancora una volta il suo forte senso del dovere e la sua vicinanza alla memoria storica del Paese.

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