AZIONE LEGALE

Dazi, la California fa causa a Trump e chiede di escludere i suoi prodotti dalle contro-tariffe

"Le tariffe illegali di Trump stanno creando caos per le famiglie, le imprese e l'economia, aumentando i prezzi e minacciando posti di lavoro"

Dazi, la California fa causa a Trump e chiede di escludere i suoi prodotti dalle contro-tariffe
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La California ha deciso di sfidare Donald Trump sul campo delle politiche commerciali. Mercoledì 16 aprile 2025, il governatore democratico Gavin Newsom ha infatti annunciato un’azione legale contro il presidente degli Stati Uniti per contestare i pesanti dazi imposti durante il suo mandato, accusandolo di aver abusato dei poteri presidenziali e di aver danneggiato profondamente l’economia dello Stato.

"I dazi sono un abuso illegale"

"Le tariffe illegali del presidente Trump stanno seminando il caos tra famiglie, imprese ed economia californiana - ha dichiarato Newsom in un comunicato -. I prezzi aumentano, i posti di lavoro sono a rischio: non possiamo permettere che questo caos continui a danneggiare le persone".

Con lui si è schierato anche il procuratore generale dello Stato, Rob Bonta, il quale ha definito l’applicazione delle tariffe non solo "profondamente preoccupante", ma anche "illegale".

L’azione legale, presentata presso il Tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto settentrionale della California, è la prima di questo tipo intrapresa da uno Stato contro l’amministrazione Trump in materia commerciale. Secondo Newsom, Trump avrebbe introdotto unilateralmente tariffe globali – comprese quelle contro Messico, Cina e Canada – violando i limiti costituzionali che impongono il coinvolgimento del Congresso nelle decisioni di politica commerciale.

Il governatore sostiene che il ricorso ai poteri d’emergenza da parte di Trump per giustificare i dazi sia un abuso privo di fondamento legale, utilizzato per imporre tariffe generalizzate che, lungi dal proteggere l’economia americana, stanno invece penalizzando pesantemente la California.

Un danno miliardario all’economia californiana

Se la California fosse uno Stato indipendente, sarebbe la quinta economia mondiale. Cuore pulsante della Silicon Valley e hub dell’industria cinematografica e agricola, è anche il principale importatore degli Stati Uniti e il secondo esportatore. Proprio per questo, è tra i territori più esposti agli effetti negativi delle politiche commerciali protezionistiche volute da Trump.

Dazi, la California fa causa a Trump e chiede di escludere i suoi prodotti dalle contro-tariffe Gavin Newsom
Gavin Newsom

"Le tariffe in vigore hanno portato costi gonfiati e miliardi di dollari di danni", si legge nella denuncia. Particolarmente colpito il settore agricolo, con noci, frutta e verdura destinate ai mercati esteri ora minacciate dalle contro-tariffe. Anche l’edilizia residenziale è in crisi: i dazi su materiali come il legname canadese, il cartongesso messicano e gli elettrodomestici cinesi stanno facendo lievitare i costi di costruzione. "I dazi non facilitano la costruzione di più, né la costruzione più rapida", ha affermato Dan Dunmoyer, presidente della California Building Industry Association.

La richiesta: esentare la California dalle contro-tariffe

Nel frattempo, Newsom ha avviato contatti con diversi Paesi per chiedere che i prodotti californiani vengano esclusi dalle misure di ritorsione commerciale. Al momento, però, non sono stati raggiunti accordi ufficiali.

L’obiettivo del governatore è duplice: fermare immediatamente i danni provocati dai dazi e riaffermare i limiti costituzionali ai poteri presidenziali.

"Stiamo difendendo le famiglie americane che non possono permettersi di lasciare che il caos continui", ha ribadito Newsom.

Con questa mossa, la California si pone come capofila di una possibile resistenza legale contro l’unilateralismo commerciale di Trump, aprendo un nuovo fronte in uno scontro che, oltre al piano economico, si gioca anche su quello istituzionale.

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