I dati

Nuovo Codice della Strada, calano incidenti e vittime: nei primi 4 mesi 50 morti in meno

Esulta il ministro Salvini: "Alla faccia delle polemiche". Tra le infrazioni più rilevate il cellulare alla guida e l'eccesso di velocità

Nuovo Codice della Strada, calano incidenti e vittime: nei primi 4 mesi 50 morti in meno
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Migliora la sicurezza stradale. Nei primi quattro mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, i numeri parlano chiaro: meno incidenti, meno feriti, meno vittime.

A dirlo sono i dati ufficiali raccolti da Polizia Stradale e Carabinieri, diffusi dal Ministero dell’Interno e rilanciati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato dal vicepremier Matteo Salvini.

Codice della strada, meno incidenti e vittime

Nel periodo compreso tra il 14 dicembre 2024 e il 13 aprile 2025, rispetto allo stesso quadrimestre dell’anno precedente, si sono registrati 1.182 incidenti in meno (21.494 contro 22.676) e 978 feriti in meno (11.686 contro 12.664).

Ma soprattuto sono positivi i numeri in merito ai morti, ci sono state infatti 50 vittime in meno (348 contro 398). Una diminuzione significativa che suggerisce, almeno nel breve termine, un effetto concreto della riforma del Codice.

Salvini: "Ringraziamo gli italiani"

Esulta il ministro Salvini, al centro da mesi di una bufera fatta di continue critiche in merito al tanto discusso Codice della Strada.

"I primi quattro mesi col nuovo Codice della strada, alla faccia di fake news e polemiche lunari, confermano un trend confortante", scrive sui social.

Il post del leader del Carroccio:

Eccessi di velocità e cellulare alla guida

Le principali infrazioni continuano a riguardare l’eccesso di velocità, l’uso del cellulare alla guida e il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza. Sono questi i comportamenti ancora troppo diffusi.

Se da una parte i numeri sono certamente positivi, dall’altra è ancora troppo presto per trarre conclusioni definitive. È fisiologico, infatti, che nei primi mesi dopo l’entrata in vigore di nuove norme si registri un effetto deterrente.

Automobilisti più prudenti, attenzione più alta e timore delle sanzioni. Ma il vero banco di prova sarà il tempo.

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