BALZO PIAZZA AFFARI

Le Borse europee corrono dopo l'esenzione momentanea sui dazi di Trump: Milano guida i rialzi

Il Ftse Mib segna un +2,32%, avvicinandosi alla soglia dei 35.000 punti. Sul fronte valutario, l’euro giunge ai massimi da febbraio 2022

Le Borse europee corrono dopo l'esenzione momentanea sui dazi di Trump: Milano guida i rialzi
Pubblicato:

Le Borse europee aprono la settimana con forti rialzi. A trainare i listini è l’annuncio del presidente statunitense Donald Trump di una esenzione momentanea dai dazi sui prodotti tecnologici cinesi, tra cui smartphone, computer e componentistica elettronica.

Le borse europee corrono: vola Milano

A guidare i guadagni in Europa è Milano, con il Ftse Mib che segna un +2,32%, avvicinandosi alla soglia dei 35.000 punti. Tutti i 40 titoli dell’indice principale sono in territorio positivo. In evidenza Mps (+2,83%) e Mediobanca (+4,30%), dopo la decisione del Consiglio dei Ministri di non esercitare il golden power sull’offerta pubblica di scambio tra le due banche, lasciando strada libera all’operazione.

Il rally però non si limita a Piazza Affari. Il CAC 40 di Parigi guadagna il 2,15%, il DAX 40 di Francoforte +2,40%, l’AEX di Amsterdam +2,21%, l’IBEX 35 di Madrid +1,83% e il FTSE 100 di Londra +1,77%.

borsa borse Piazza Affari crolla del -7,5% dopo i dazi: la stessa caduta dell'11 settembre 2001
Il Ftse Mib segna un +2,32%, avvicinandosi alla soglia dei 35.000 punti

Molto bene anche i big bancari: Banco Bpm vola a +4,04%, Unicredit +2,83%, Intesa Sanpaolo +2,64%, spinti anche dal miglioramento del giudizio sul debito sovrano italiano da parte di S&P, che ha alzato il rating dell’Italia a BBB+. Ne beneficia anche il mercato obbligazionario: lo spread BTp-Bund cala a 119 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,75%.

Sul fronte valutario, l’euro continua a rafforzarsi e supera quota 1,14 sul dollaro, ai massimi da febbraio 2022. La debolezza del biglietto verde è alimentata dai timori di fuga dagli asset americani a causa dell’instabilità commerciale. L’oro, dopo aver toccato un nuovo record a 3.246 dollari l’oncia, si mantiene stabile a 3.234 dollari, mentre il Brent si attesta a 64,88 dollari al barile.

La spinta arriva dall'Asia: Hong Kong e Tokyo brillano

La decisione statunitense ha acceso anche i mercati asiatici, con la Borsa di Hong Kong in rialzo dell’1,97%. Protagonisti i titoli tech: Xpeng e Nio +6%, Alibaba +4,76%, Lenovo +2,99%. A Tokyo, l’indice Nikkei 225 ha chiuso a +1,18%, spinto dai colossi dell’elettronica come Advantest e TDK, entrambi oltre il 4%.

Dal fronte macroeconomico arrivano ulteriori buone notizie. In Cina, le esportazioni di marzo sono cresciute del 12,4% su base annua, ben oltre le attese. Il surplus commerciale ha toccato i 102,6 miliardi di dollari. In Giappone, la produzione industriale è aumentata del 2,3% a febbraio, interrompendo tre mesi consecutivi di flessione.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali