UN SIMBOLO

La casa di Salina de "Il postino" di Troisi non sarà abbattuta

"Rappresenta un patrimonio prezioso da proteggere e conservare"

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La casa di Salina de "Il postino" di Troisi non sarà abbattuta

 

È salva la celebre casa utilizzata per le riprese del film Il Postino, con protagonista Massimo Troisi. Lo ha deciso il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana, che ha accolto il ricorso straordinario presentato dal proprietario Giuseppe Cafarella contro il provvedimento del Comune di Malfa, che aveva dichiarato l'immobile in parte abusivo. La villetta situata nella suggestiva località di Pollara, sull’isola di Salina, non verrà dunque demolita.

Il Cga: "La casa non è abusiva"

La vicenda era nata da una segnalazione di una vicina, che aveva denunciato un presunto ampliamento non autorizzato durante i lavori di ristrutturazione. Tuttavia, il Cga ha stabilito che la casa non è abusiva: l'immobile è infatti formalmente assistito da titoli edilizi validi, e gli eventuali interventi sono risultati regolarizzati. Secondo quanto rilevato, le dimensioni attuali dell’edificio corrispondono a quelle già riportate nella concessione edilizia del 1985.

La casa di Salina de "Il postino" di Troisi non sarà abbattuta
La casa di Giuseppe Cafarella dove è stato girato il film

Il giudice relatore Antonino Caleca e il presidente Ermanno De Francisco, la cui sentenza è giunta difatti soltanto per una questione puramente tecnica, hanno sottolineato comunque l’"interesse artistico, paesaggistico e pubblico" della casa, diventata un simbolo del film Il Postino, ultimo capolavoro interpretato da Massimo Troisi prima della sua scomparsa. Il film, diretto da Michael Radford e candidato a cinque premi Oscar nel 1996 (uno dei quali vinto), è legato indissolubilmente alla casa eoliana, che nella finzione cinematografica era la dimora del poeta Pablo Neruda, interpretato da Philippe Noiret.

Nell'immaginario collettivo italiano

"La casa del Postino rappresenta un patrimonio prezioso da proteggere e conservare", ha dichiarato il proprietario Giuseppe Cafarella, che da tempo si batte perché l'immobile venga riconosciuto come bene culturale. La villa, immersa tra ulivi, ibiscus e oleandri, è costruita secondo i canoni dell’architettura tradizionale eoliana e ha già trovato posto nella LIM, la carta dei luoghi dell’identità e della memoria della Regione Siciliana.

La casa di Salina de "Il postino" di Troisi non sarà abbattuta
Una locandina del film "Il Postino"

Il Cga non si è appunto formalmente pronunciato sull’interesse culturale della villa, ma ha comunque riconosciuto il suo significato simbolico e la profonda connessione tra il luogo, la poesia di Pablo Neruda e l’eredità artistica di Massimo Troisi. Un legame che ha fatto di questa semplice casa una parte viva dell’immaginario collettivo italiano.

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