Intervista al governatore

Fontana: "State a casa: non si tratta di prendere in giro le Istituzioni, è per il bene di tutti"

Sì al lockdown fino al 3 maggio. E su Rsa e Pio Albergo Trivulzio il presidente dice...

Fontana: "State a casa: non si tratta di prendere in giro le Istituzioni, è per il bene di tutti"
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La proroga del lockdown al 3 maggio, adottata dal Governo, convince anche Regione Lombardia.

“In linea di massima sono favorevole al provvedimento deciso giovedì scorso dall’Esecutivo nazionale - esordisce il governatore Attilio Fontana - Prorogare questa scelta di settimana in settimana rischiava di generare false aspettative. Meglio essere chiari subito evitando lo stillicidio di date. I cittadini reagiranno con responsabilità ancora una volta”.

Intervista al governatore Fontana

Non sarà facile, visto che pure la Regione in questi giorni ha registrato un aumento degli spostamenti, soprattutto nelle ore serali...

“Capisco. Anch’io non ho mai visto un aprile così bello, un clima così gradevole, l’arrivo delle rondini… Capisco che la gente è stanca di stare in casa. Stamane anche l’edicolante, dove mi sono fermato ad acquistare i giornali, mi ha detto che c’è troppa gente in giro: prima escono per prendere la rivista, poi riescono per andare a fare la spesa, infine ritornano per acquistare le sigarette… Ma questi atteggiamenti non vanno bene. Qui non si tratta di fare i furbi o di prendere in giro le istituzioni, ma di fare male a se stessi e agli altri. State in casa! Per il vostro bene, dei vostri cari e di tutti”.

Rsa restano l’anello debole in questa fase di emergenza sanitaria?

“Sono l’anello forte della polemica. Leggo e sento cose non vere e non documentate alle quali è difficile rispondere: è facile fare polemica sull’emotività di una persona che ha perso un proprio famigliare. Ma qui si sta stravolgendo la verità. Le Rsa non sono gestite dalla Regione ma per l’87% da privati e per la restante parte da fondazioni dove sono coinvolti anche i Comuni. Noi non abbiamo alcun coinvolgimento diretto, garantiamo un contributo e ci limitiamo a far rispettare alcuni parametri: numero di medici e infermieri rispetto al numero degli ospiti, conformità delle strutture e delle attrezzature, le cure da prestare, la qualità del cibo… E alle ATS spettano compiti di sorveglianza e monitoraggio Non capisco le polemiche pretestuose sollevate contro la Regione”.

Nel Pio Albergo Trivulzio però la Regione è coinvolta…

“La Regione, in questo caso, si limita a nominare due membri del Comitato di Indirizzo, mentre il Comune di Milano ne nomina 3 e il Presidente; insieme poi nominiamo il Direttore generale. Ma anche il PAT è gestito in modo autonomo. Perché colpire la Regione e dimenticare il Comune, ad esempio? È un attacco politico, scientifico e studiato a tavolino. Abbiamo chiesto all’ATS competente di istituire una commissione per la verifica e l’accertamento di quanto accaduto e le procedure adottate fin dalle fasi iniziali per contenere quanto più possibile la situazione emergenziale. Al pari, sul territorio regionale è stata istituita un’omologa commissione al fine di approfondire le procedure le strategie messe in atto per far fronte alla pandemia da Covid-19 in tutte le altre RSA.

Il presidente Fontana parla anche del test sierologico del Policlinico San Matteo di Pavia, del pressing di Confindustria per riaprire le fabbriche, di Guido Bertolaso e del nuovo ospedale Fiera Milano City, della generosità dei lombardi, dello sgarbo istituzionale del ministro Francesco Boccia… L’intervista completa si può leggere sui settimanali lombardi del Gruppo Netweek.

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