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Piaga dei femminicidi: nuovo tragico capitolo a Spoleto

Trovata morta in casa: fermato il compagno che stava tentando il suicidio. Si trova in stato di fermo

Piaga dei femminicidi: nuovo tragico capitolo a Spoleto
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Ancora un femminicidio. Laura Papadia, 36 anni, è stata trovata priva di vita nella sua abitazione a Spoleto, in Umbria. A ucciderla, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato il compagno, Gianluca Romita, 47 anni, che poco dopo è stato fermato dalla polizia mentre minacciava di gettarsi nel vuoto dal Ponte delle Torri.

Trovata morta in casa: fermato il compagno che stava tentando il suicidio
Ponte delle Torri

Femminicidio a Spoleto

L’allarme è scattato nella tarda mattinata di mercoledì 26 marzo 2025, quando una pattuglia della polizia è intervenuta presso il Ponte delle Torri, luogo purtroppo noto per episodi di suicidio. Qui gli agenti hanno trovato Romita in evidente stato di agitazione, pronto a lanciarsi nel vuoto. Durante il delicato intervento per dissuaderlo dal gesto estremo, l’uomo ha fatto un’ammissione scioccante: la sua compagna era morta.

Nel frattempo, una chiamata proveniente dalla Sardegna ha rafforzato i sospetti. A contattare le forze dell’ordine è stata l’ex moglie di Romita, alla quale lui stesso aveva confessato di aver ucciso la sua attuale compagna. La donna ha fornito un indirizzo che, sebbene non aggiornato, ha messo in moto una serie di verifiche. Gli agenti si sono così diretti alla residenza della coppia, dove hanno trovato il corpo senza vita di Laura Papadia.

Le indagini e le prime ipotesi sulla causa della morte

Sul posto sono intervenuti polizia scientifica e vigili del fuoco. Il medico legale ha eseguito i primi rilievi, ipotizzando che la causa del decesso possa essere riconducibile a soffocamento. L’autopsia, attesa nei prossimi giorni, fornirà ulteriori conferme. L’appartamento, situato in un edificio del centro storico di Spoleto, è stato posto sotto sequestro per consentire accertamenti più approfonditi.

Trovata morta in casa: fermato il compagno che stava tentando il suicidio
L'appartamento teatro del delitto

Secondo le testimonianze raccolte, Laura, che lavorava come vicedirettrice in un supermercato della città, non si era presentata al lavoro quella mattina. I colleghi avevano provato a contattarla più volte senza ricevere risposta, un dettaglio che ha reso ancora più drammatico il ritrovamento.

La confessione e il fermo di Gianluca Romita

Dopo averlo convinto a desistere dal suicidio, gli agenti hanno condotto Romita al commissariato di Spoleto, dove è stato sottoposto a un lungo interrogatorio. L’uomo, originario di Milano e di professione agente di commercio, si sarebbe mostrato collaborativo, ammettendo l’omicidio e facendo riferimento a una crisi di coppia che avrebbe portato all’escalation di violenza.

Trovata morta in casa: fermato il compagno che stava tentando il suicidio
Romita e Papadia

Il magistrato di turno, Claudio Cicchella, insieme alla squadra mobile di Perugia e agli inquirenti locali, ha disposto il fermo con l’accusa di omicidio volontario. Le indagini ora mirano a ricostruire nei dettagli le ultime ore della vittima e a comprendere se vi fossero stati segnali premonitori della tragedia.

Iniziative in memoria di Laura

La comunità di Spoleto è sotto shock. La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha espresso il proprio cordoglio per l’accaduto:

“La notizia dell’ennesimo femminicidio, il secondo dall’inizio dell’anno nella nostra regione, ci lascia sgomenti. È una tragedia inaccettabile che impone una riflessione profonda e un impegno ancora più forte nella lotta contro la violenza sulle donne”.

In segno di cordoglio e per sensibilizzare l’opinione pubblica, l’assessore al sociale Luigina Renzi ha annunciato una fiaccolata in piazza del Comune di Spoleto. La manifestazione, prevista per sabato alle 18:30, sarà un momento di raccoglimento per ricordare Laura e ribadire la necessità di azioni concrete contro i femminicidi.

Anche l’azienda per cui lavorava la vittima, Magazzini Gabrielli Spa, ha espresso il proprio dolore con una nota ufficiale:

“Siamo profondamente addolorati per la tragica scomparsa della nostra preziosa collaboratrice. La nostra vicinanza va alla sua famiglia e a tutti coloro che le volevano bene”.

Con la morte di Laura Papadia, l’Umbria piange la sua seconda vittima di femminicidio nel 2025, dopo Eliza Feru. Un dramma che si ripete con troppa frequenza e che chiama in causa l’intera società nella lotta contro la violenza di genere. Mentre le indagini proseguono, resta il dolore di una comunità che si stringe attorno alla famiglia della vittima, chiedendo giustizia e un impegno concreto per fermare questa spirale di violenza.

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