ricordo delle vittime

Giornata contro la Mafia, Mattarella: "Può essere vinta, dipende da noi. Luminosi esempi lo confermano"

Meloni: "Le mafie sono un nemico dichiarato della nostra democrazia, un'offesa alla dignità della Nazione"

Giornata contro la Mafia, Mattarella: "Può essere vinta, dipende da noi. Luminosi esempi lo confermano"
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Il 21 marzo rappresenta un momento di profonda riflessione per l’Italia: la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Istituita grazie all’azione di Libera e di numerose associazioni, questa giornata ricorda il sacrificio di coloro che hanno perso la vita per mano della criminalità organizzata e rinnova la determinazione di combattere le mafie in ogni loro forma.

A sottolineare l’importanza di questa ricorrenza è il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che con parole ferme e cariche di significato ha ribadito:

“La mafia può essere vinta. Dipende da noi: tanti luminosi esempi ce lo confermano”.

Un messaggio che incarna la necessità di un impegno quotidiano, condiviso tra istituzioni e cittadini, per contrastare ogni forma di sopraffazione e illegalità.

La lotta alla mafia: un impegno collettivo per la memoria e la giustizia

Mattarella ha evidenziato il valore di questa giornata come un’occasione di memoria e di azione concreta:

“Il 21 marzo rappresenta un giorno solenne di ricordo e di impegno civile per affermare valori essenziali per la salute della nostra comunità. L’impegno quotidiano per la pratica della legalità, la lotta contro tutte le mafie, contro le consorterie criminali che generano violenza e oppressione, contro zone grigie di complicità che ne favoriscono affari e diffusione, vede operare tutti i cittadini che desiderano vivere in una società coesa e rispettosa dei diritti di tutti”.

Un cammino lungo trent’anni

Sono trascorsi tre decenni da quando Libera e altre associazioni hanno iniziato un percorso di sensibilizzazione volto a scuotere le coscienze e a mobilitare la società civile. La battaglia contro la mafia ha visto cadere vittime illustri e cittadini comuni: servitori dello Stato, magistrati, imprenditori che si sono opposti al ricatto mafioso e persone innocenti che si sono trovate nel mirino della criminalità organizzata.

“I loro nomi sono parte della nostra memoria collettiva”, ha affermato Mattarella, sottolineando che il modo migliore per onorarli è “combattere le mafie, a partire dalle istituzioni ai luoghi della vita quotidiana, superando rassegnazione e indifferenza, alleate dei violenti e sopraffattori”.

Le celebrazioni a Trapani e l’impegno delle istituzioni

Le celebrazioni di questa giornata vedranno momenti solenni in diverse parti d’Italia. A Trapani si terrà la lettura dei nomi delle 1.101 vittime della mafia, un gesto simbolico ma potente, che restituisce dignità e memoria a chi ha pagato con la vita la propria onestà e il proprio coraggio. I familiari delle vittime raggiungeranno la Sicilia da ogni parte d’Italia: alcuni arriveranno al porto di Palermo, altri atterreranno all’aeroporto del capoluogo siciliano, mentre coloro che provengono dalla Calabria si ritroveranno a Villa San Giovanni.

Fra le figure istituzionali presenti ci sarà anche Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, che prenderà parte alle commemorazioni insieme al segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo.

“Oggi, in occasione della trentesima edizione della ‘Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie’, promossa da ‘Libera’ e ‘Avviso pubblico’, che quest’anno si tiene proprio in Sicilia, a Trapani, desidero esprimere il mio più profondo apprezzamento per il lavoro svolto da questa rete di associazioni, cittadini e istituzioni che ogni giorno si impegnano per la legalità e la giustizia“. Lo dichiara il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani.

“La Sicilia – prosegue Schifani – ha pagato un prezzo altissimo alla criminalità organizzata, ma grazie al sacrificio di tanti uomini e donne, magistrati, forze dell’ordine, giornalisti e semplici cittadini, abbiamo fatto passi avanti significativi. Tuttavia, la battaglia non è finita: serve l’impegno di tutti, soprattutto delle nuove generazioni, affinché la cultura della legalità diventi parte integrante della nostra identità collettiva“.

Meloni: "Nemico dichiarato della nostra democrazia"

Anche la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha voluto ricordare la ricorrenza con un messaggio di ferma condanna contro la criminalità organizzata:

“Le mafie sono un nemico dichiarato della nostra democrazia, un'offesa alla dignità della Nazione. Per questo, con assoluta determinazione e fermezza, ribadiamo la nostra condanna ad ogni tipo di mafia e ci impegniamo, ogni giorno, a combatterla”.

Secondo Meloni, onorare il sacrificio delle vittime significa agire concretamente per rafforzare la giustizia e la sicurezza, “difendere la libertà di tutti i cittadini, rifiutare ed estirpare ogni forma di illegalità, violenza e sopraffazione”.

Giustizia e verità: un cammino ancora aperto

Anche il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha voluto sottolineare l’importanza di questa battaglia, ricordando un passaggio del Vangelo di Giovanni:

“Soltanto la verità vi farà liberi”. Ha poi aggiunto che la giustizia non può prescindere dalla verità e che “molto cammino è stato fatto nella lotta contro la criminalità organizzata; e altro ne resta da fare, probabilmente, per trovare quelle verità che fino a ora possono esserci sfuggite”.

Nordio ha ribadito l’impegno dello Stato nel proseguire questa lotta, affidandosi al lavoro della magistratura, delle forze dell’ordine e di tutti i cittadini che credono in una società libera dalle mafie.

Anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, affida ad X un pensiero per tutte le vittime di mafia.

“In occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, rendiamo un deferente omaggio a chi ha perso la vita per difendere la giustizia e la libertà. Il loro sacrificio richiama tutti alla responsabilità di contrastare ogni forma di criminalità e difendere con determinazione i valori della legalità”, così il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Non fa mancare il proprio ricordo alle vittime il vicepremier e leader leghista, Matteo Salvini:

"Nella Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, una preghiera per Giuseppe, Annalisa, Claudio, Domenico e a tutti bambini, donne e uomini a cui è stata strappata la vita dalla criminalità organizzata. Nella lotta quotidiana contro mafia, camorra e ‘ndrangheta è dovere di tutti trasmettere alle generazioni più giovani la memoria di chi non c’è più affinché atti orrendi e disumani come questi non accadano mai più".

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