Abuso di posizione dominante: l'Antitrust avvia un'indagine su Rfi e Fs
Avrebbero rallentato - e in alcuni casi ostacolato - l'accesso della concorrenza al mercato dell'Alta velocità

Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) e Ferrovie dello Stato (Fs) al centro di un'indagine dell'Antitrust. Avrebbero rallentato - e in alcuni casi ostacolato - l'ingresso di concorrenti nell'Alta Velocità.
Indagine dell'Antitrust su Rfi e Fs
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Rete Ferroviaria Italiana Spa e della controllante Ferrovie dello Stato Italiane Spa per accertare un presunto abuso di posizione dominante.
Secondo l’Autorità, risulterebbe rallentato, e in alcuni casi ostacolato, l’accesso all’infrastruttura ferroviaria nazionale e, di conseguenza, l’ingresso nel mercato del trasporto passeggeri Alta Velocità da parte del nuovo operatore entrante SNCF Voyages Italia Srl. La strategia escludente ipotizzata dall’Antitrust nel provvedimento di avvio sarebbe stata attuata tramite varie condotte di Rete Ferroviaria Italiana Spa per quanto riguarda l’assegnazione della capacità di infrastruttura.
La Gdf nelle sedi
Giovedì 20 marzo 2025 i funzionari dell’Autorità, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno svolto accertamenti ispettivi presso le sedi di Rete Ferroviaria Italiana Spa, di Ferrovie dello Stato Italiane Spa e anche presso le sedi di Trenitalia Spa e Italo - Nuovo Trasporto Viaggiatori Spa, ritenuti in possesso di elementi utili all’istruttoria.
"Ipotesi gravissima"
Non mancano le reazioni. L'Unione Nazionale Consumatori, per voce del presidente Massimo Dona, ha preso subito una netta posizione:
"Sarebbe gravissimo. Se la tesi dell'Antitrust fosse confermata, ci troveremmo di fronte a un rilevante abuso a danno della concorrenza e, quindi, dei consumatori. La mancanza di concorrenza nel settore dei trasporti, dai treni alle navi, fino agli aerei, dove su molte tratte e rotte opera solo una compagnia o al massimo due (l'opposto di quello che significa un mercato competitivo, atteso che nei casi di duopolio è dimostrato che conviene non farsi concorrenza sul prezzo ed è preferibile spartirsi le quote di mercato), hanno prodotto in questi anni rincari intollerabili e ingiustificati, a danno dei viaggiatori".
"Il fatto che i prezzi possano anche raddoppiare durante i giorni di picchi della domanda e che nei mesi di ferie, in media nazionale, ci siano rincari congiunturali che solitamente superano il 30%, è una dimostrazione della mancanza di concorrenza che grava in questi settori, proprio per colpa del basso numero di società operanti nei trasporti".