Meloni in equilibrio tra Usa e Ue in Senato, le reazioni delle opposizioni: "Deve scegliere"
Per il Pd Trump esclude l'Europa e il governo non fa nulla, sul riarmo europeo tuona il senatore 5 stelle contro Crosetto che "si è già messo l’elmetto"
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Nel pomeriggio di ieri, martedì 18 marzo 2025, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha tenuto un'informativa al Senato in vista del Consiglio Europeo previsto per il 20 e 21 marzo 2025. Immediata la reazione delle opposizioni.
L'informativa di Meloni in Senato
Nel suo intervento, la Premier ha richiamato alla necessità di una stretta collaborazione tra Europa e Stati Uniti opponendosi a eventuali dazi di risposta a quelli di Trump.
Ha inoltre dichiarato che il piano di riarmo europeo voluto da Von der Leyen, e sostenuto dalla leader FdI, ha un nome fuorviante, "ReArm", e ha proposto di cambiarlo.
Le reazioni delle opposizioni
L’opposizione non ha tardato a farsi sentire. Subito dopo l'informativa, ha preso parola il senatore del Movimento 5 StelleEttore Licheri che ha definito Meloni "un'acrobata circense".
“Avete iniziato a cambiare narrazione e alla fine riuscirete nei vostri intenti. Ora spaventate gli italiani, dicendo loro che bisogna prepararsi, che bisogna investire in armi, mettere i sacchi alle finestre. Poi li convincerete a entrare in guerra. Il ministro Crosetto si è già messo l’elmetto”.
Ettore Licheri
Francesco Boccia, presidente del gruppo del Partito Democratico al Senato, ha invece accusato il governo italiano di non avere un ruolo attivo nelle trattative internazionali.
"Trump sta platealmente escludendo l’Europa dagli accordi di pace per l’Ucraina e il governo italiano non svolge alcun ruolo", ha dichiarato Boccia.
Francesco Boccia in Senato
Anche Carlo Calenda, leader di Azione, ha espresso forti critiche, accusando Meloni di non aver chiarito la sua posizione internazionale.
"Oggi in Aula abbiamo assistito alle macerie politiche e morali del bipolarismo. Giorgia Meloni presto dovrà scegliere se seguire Trump o sostenere l'Ucraina e l'Europa".
Il post di Calenda:
Oggi in Aula in Senato abbiamo assistito alla macerie politiche e morali del bipolarismo.
Ho ricordato che in questo momento, il punto di riferimento della destra è nella difesa dei valori dell'Occidente e il punto di riferimento della sinistra è nella difesa dei valori della… pic.twitter.com/b75Fm7iVDT
Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha messo nel mirino la gestione delle politiche economiche, in particolare riguardo ai dazi Usa e alle implicazioni per l’economia italiana.
"Gli imprenditori sono terrorizzati, anche chi ha votato per lei, Trump rischia di ammazzare la nostra economia ma lei continua a baciargli la pantofola".
Il post dell'ex presidente:
Ho fatto cinque domande alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Senato. Vedremo se avrà la forza di rispondermi https://t.co/dpUwx9mPiH
Durante l'informativa, Meloni ha affermato che si sente costantemente con Matteo Salvini e il leader della Lega le ha ribadito che il suo partito continua a essere il "collante" della maggioranza.
Le premier ha voluto sottolineare come le voci su eventuali tensioni tra Fratelli d’Italia e la Lega siano infondate. Tuttavia, il Carroccio continua a esprimere dubbi sull’aumento della spesa per la difesa. Mentre Meloni parlava, Salvini ha condiviso un video da Varsavia in cui ha asserito ancora una volta la sua distanza dal piano di riarmo.
“Parliamo di cose serie, di sanità, di stipendi, infrastrutture, porti, aeroporti, ponti, ferrovie, autostrade senza togliere soldi per riarmare, comprare carri armati tedeschi o missili francesi”.
Il filmato condiviso sui social:
Qui Varsavia, vi aggiorno dal Consiglio informale dei Ministri dei Trasporti UE: anche nelle istituzioni europee qualcuno si sta finalmente svegliando. pic.twitter.com/SN9OAjM9wg