Ucraina

Putin: "Sì alla tregua, ma per una pace duratura". Trump: "Dichiarazioni promettenti"

In serata l'incontro (a porte chiuse) con l'inviato Usa Steve Witkoff

Putin: "Sì alla tregua, ma per una pace duratura". Trump: "Dichiarazioni promettenti"
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Vladimir Putin parla della possibile tregua in Ucraina aprendo (alle sue condizioni) alla pace. Dichiarazioni ritenute "molto promettenti" da Donald Trump.

Putin: "Sì alla tregua, ma per pace duratura"

Vladimir Putin apre, dunque, a una possibile tregua, dopo che in giornata erano filtrate le tre "condizioni" della Russia per accettare il piano sottoscritto da Usa e Ucraina.

Ma per lo stop vero e proprio alle ostilità ci vorranno tempo e diplomazia.

"Una tregua in Ucraina dovrebbe essere tale da portare ad una pace a lungo termine e affrontare le cause di fondo del conflitto, eliminando le cause iniziali di questa crisi".

Tradotto: niente Nato per Kiev e riconoscimento dell'appartenenza della Crimea e delle zone occupate alla Federazione Russa.

"Necessarie altre consultazioni"

Le questioni devono ancora essere affrontate, e Putin non ha escluso una chiamata con Trump:

"C'è bisogno di nuove consultazioni con gli Usa. Chi darà l'ordine di fermare le ostilità? E quale sarà il prezzo di questi ordini?".

Putin ribadisce inoltre come la Russia si senta decisamente in una posizione di forza al momento.

"La situazione nella regione di Kursk è completamente controllata dalle forze russe, le truppe ucraine completamente isolate ed hanno solo due opzioni: arrendersi o morire".

Stasera l'incontro con Witkoff

Intanto, è previsto per stasera, giovedì 13 marzo 2025, l'incontro con l'inviato Usa Steve Witkoff, sbarcato in giornata a Mosca. Il faccia a faccia sarà rigorosamente a porte chiuse.

La reazione di Trump

Le parole del leader del Cremlino sono arrivate alla Casa Bianca, trovando il favore di Donald Trump, che ha definito la dichiarazione "molto promettente, ma non completa", e ha aperto a un incontro con Putin.

"Mi piacerebbe incontrami, parlare con Putin. Sarebbe molto deludente se la Russia respingesse il piano per la pace in Ucraina. Ad ogni modo non penso che la Russia attaccherà altri alleati. Ci assicureremo che non accada".

Il presidente Usa si è poi rivolto anche al segretario generale della Nato Mark Rutte:

"Discuteremo di cosa sta succedendo tra Ucraina e Russia. Vogliamo che la guerra finisca. Il conflitto ha anche un costo enorme per gli Stati Uniti e altri Paesi".

 

Commenti
Giorgio

L'esercito ucraino si sta ritirando in modo organizzato e pianificato da una regione ma avanza con decisione in altre. Putin e solo lui, è ancora convinto di essere quello che sta conducendo la guerra, quando la realtà del fronte trasmette una chiara immagine di disfatta per le truppe di Mosca. Sono morti centinaia di migliaia di soldati russi, impreparati alla guerra, male equipaggiati e comandati (e questa non è una novità) dai peggiori ufficiali della storia. Arrivano a mandare i soldati al fronte a cavallo e gli ucraini ne fanno scempio. La superiorità tattica e logistica dell'esercito ucraino è impressionante. E se il supporto militare fosse arrivato fin da subito, la guerra sarebbe nettamente a favore dell'Ucraina e Mosca sarebbe in ritirata ovunque. Gli ucraini sanno come combattere e conoscono bene il loro territorio, mentre i russi dal canto loro non hanno mai valso nulla come esercito e le batoste che hanno sempre preso nel Mondo non sono valse a nulla come esperienza. Se l'Occidente unito sostenesse Kiev in modo massiccio, entro 6 mesi questa guerra porterebbe alla vittoria completa dell'Ucraina e costringerebbe Mosca al tavolo della pace in una posizione minoritaria.

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