Nel 2024 il tasso di occupazione è salito al 62,2% con 352mila lavoratori in più
Cresce principalmente il lavoro stabile, ma aumentano anche le ore di cassa integrazione

Il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni è salito al 62,2% (+0,7%) nel 2024, con 352mila occupati in più (+1,5%). Di riflesso, i disoccupati scendono di 283mila unità, ma crescono gli inattivi (+56mila). A certificare i dati è l'Istat nel suo rapporto sullo scorso anno.
Istat: nel 2024 il tasso di occupazione è salito al 62,2%
Nel quarto trimestre dell'anno scorso il numero degli occupati rimane stabile rispetto ai tre mesi precedenti grazie alla crescita del lavoro stabile, che compensa il calo del tempo indeterminato e del lavoro indipendente e cresce di 170 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2023 (+0,7% rispetto al quarto trimestre 2023).
Il tasso di occupazione è al 62,4%, stabile sul trimestre precedente e in aumento di 0,2 punti sullo stesso periodo del 2023.
La crescita dei dipendenti stabili
Un altro dato positivo è quello della stabilità. Il lavoro a tempo indeterminato con 508mila occupati permanenti in più raggiunge quota 16 milioni 78mila (+3,3%) mentre i dipendenti con contratto a termine sono diminuiti di 203mila unità, arrivando a quota 2milioni 769mila (-6,8%).
Crescono anche gli indipendenti: 47mila in più per un totale di 5 milioni e 85mila.
Cassa integrazione in crescita
Cresce, però, anche il ricorso alla cassa integrazione, che sale a 9,5 ore ogni mille lavorate (+ 1,8). In totale le ore lavorate per dipendente aumentano in termini congiunturali (+0,4%) ma diminuiscono in termini tendenziali (-1%).