Credito ed Impresa

La "bancabilità" delle imprese, equilibrio tra numeri, analisi e strategie

Parla Silviano Di Pinto, esperto in “Analisi di Bilancio, Pianificazione Finanziaria e strumenti di garanzia per le imprese”

La "bancabilità" delle imprese, equilibrio tra numeri, analisi e strategie
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La nuova forma di rapporto banca-impresa prospettata dalle recenti Linee Guida EBA-GL Lom relative alla concessione e al monitoraggio dei prestiti e dal principio contabile IFRS 9 che introduce nuove regole per la classificazione contabile e la valutazione degli strumenti finanziari, che impattano principalmente le attività finanziarie, nonché la nuova filosofia alla base del Codice della crisi e dell’insolvenza, pongono al centro dell’attenzione la necessità dell’elaborazione di un’adeguata informativa economico-finanziaria, storica e prospettica, qualitativa e quantitativa, da parte dell’impresa.

Ottenere credito oggi è una sfida che va oltre i numeri. Le regole imposte dall’EBA (European Banking Authority) e dall’IFRS9 (International Financial Reporting Standards) richiedono alle imprese una gestione finanziaria trasparente e lungimirante, basata su indicatori chiave e piani previsionali, su base annuale e pluriennale, solidi, strutturati e credibili.

Ottenere credito per le imprese può diventare una vera e propria "Impresa" se non si è allineati alle nuove normative di natura civilistica e bancaria sia in fase di concessione di nuovi prestiti che in fase di monitoraggio degli affidamenti e/o finanziamenti in essere.

La "bancabilità" delle imprese

Con particolare riferimento agli indici di bilancio fondamentali per la bancabilità delle imprese segnalo:

✔️ PFN/EBITDA: misura in quanti anni è possibile ripagare il debito netto.

✔️ PFN/Equity: riflette l’equilibrio tra debito e capitale proprio.

✔️ DSCR: verifica se il flusso di cassa operativo copre il debito.

L’IFRS 9 classifica i crediti in:

- Stage 1 (regolari e affidabili)

- Stage 2 (con segnali di rischio)

- Stage 3 (deteriorati, con elevato rischio e ritardi >90 giorni).

Evitare un declassamento richiede alle imprese una gestione attenta, che non si limiti ai dati storici ma guardi anche alle prospettive future.

Equilibrio tra numeri, analisi e strategie

Le linee guida dell’EBA sottolineano l’importanza di sistemi di EarlyWarning per identificare i rischi in anticipo ma il supporto di un CFO preparato e qualificato, o in alternativa il supporto di un professionista, è essenziale per:

- Monitorare e ottimizzare gli indici di natura economica, patrimoniale e soprattutto finanziari.

- Costruire piani credibili (business plan strutturato) per il dialogo con le banche.

- Prevenire rischi di declassamento e rafforzare la fiducia del sistema bancario.

Le imprese "allineate" ai nuovi processi oltre a creare "valore" potranno instaurare un rapporto con gli istituti di credito che sia portatore di indubbi benefici sia di natura economica che finanziaria. A tal riguardo l'innovativo modello di consulenza ideato dal dr. Silviano Pinto, denominato FormaT 2025, si pone come obiettivo principale proprio quello di assicurare all'impresa una attenta e costante Due Diligence su queste tematiche al fine di:

1) creare costantemente valore per l'impresa

2) consentire all'impresa di essere in linea con le normative civilistiche, bancarie ed agevolative

3) migliorare il rapporto Banca/Impresa.

Per info e contatti: direttore@lfssrl.it

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