L'indagine

Altri guai per Giovanni Toti: indagato anche a La Spezia per truffa allo Stato

Secondo l'accusa, avrebbe assunto il gestore di uno stabilimento balneare con soldi pubblici senza mai farlo lavorare. In cambio, andava al mare gratis

Altri guai per Giovanni Toti: indagato anche a La Spezia per truffa allo Stato
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Guai per Giovanni Toti, ex presidente della Regione Liguria, che si trova nuovamente al centro di un’indagine. La procura di La Spezia ha aperto un fascicolo per una truffa ai danni dello Stato commessa quando era ancora governatore.

Toti indagato per truffa allo stato

Tra i coinvolti, oltre a Toti, c'è anche Giacomo Giampedrone, assessore regionale alla Protezione civile. Si indaga su presunte irregolarità legate all’assunzione di un gestore di stabilimenti balneari con fondi pubblici.

L’inchiesta riguarda il contratto di collaborazione e successivamente da dipendente con la Regione Liguria di Davide Marselli, gestore dello stabilimento balneare San Marco di Ameglia, in provincia di La Spezia.

Toti con il gestore Marselli allo stabilimento balneare

L'assunzione del gestore di stabilimenti balneari

Secondo le accuse, non avrebbe mai svolto il lavoro per cui era stato retribuito. Marselli avrebbe ricevuto compensi pubblici tra gli 8mila e gli 11.500 euro all’anno per un totale di oltre 80mila euro lordi senza mai svolgere le mansioni previste.

In cambio, Toti e Giampedrone avrebbero potuto frequentare gratuitamente lo stabilimento e il ristorante annesso. Giampedrone, inoltre, è accusato anche di falso, per aver indebitamente riconosciuto a Marselli premi di produzione.

Un anno dopo i domiciliari

Questa nuova inchiesta si affianca a quella che un anno fa aveva portato Toti agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione. L’avvocato di Toti Stefano Savi ha definito l’indagine infondata e ha dichiarato che il suo assistito è rimasto sorpreso dalle nuove accuse.

Da parte sua, Toti ha difeso la regolarità del contratto di Marselli, affermando che ha sempre che il suo incarico era noto e paragonabile a quello di altre persone con ruoli di staff politico.

Aveva patteggiato a settembre

La nuova inchiesta per truffa sarebbe nata a seguito delle indagini sull’ex capo di gabinetto della Regione Liguria Matteo Cozzani, accusato di aver ricevuto tangenti da alcuni imprenditori in cambio di favori.

Da quella vicenda erano già emerse accuse di corruzione nei confronti di Toti, dell’ex presidente dell’Autorità portuale di Genova e amministratore delegato del gruppo Iren Paolo Signorini e dell’imprenditore portuale Aldo Spinelli. Pare che il presidente della Liguria facesse concessioni in cambio di favori.

Nel settembre scorso, aveva deciso di patteggiare una pena di due anni e tre mesi, convertita in 1.620 ore di lavori di pubblica utilità. Anche Signorini e Spinelli avevano patteggiato.

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