Listeria nel salame: i prodotti e i lotti ritirati dal mercato
Se lo avete acquistato non mangiatelo e restituitelo

Di recente una certa preoccupazione era avvenuta con numerosi richiami di formaggi. L'ultima allerta alimentare per rischio listeria riguarda invece un salame.
Salame richiamato per rischio listeria
Nello specifico, il richiamo del Ministero della Salute (clicca qui per il richiamo integrale) riguarda un lotto di salame prodotto dall'azienda G.A. Prodotti Toscani (marchio di identificazione I 1460 S).7
Nel dettaglio si tratta del lotto L. 00000115 del Salamino P.S. (Puro suino) venduto in pezzi da 450 grammi. Il salame a rischio è stato prodotto presso lo stabilimento di Colle di Val d'Elsa, in provincia di Siena.

Se lo avete acquistato non consumatelo (gli altri lotti invece si possono mangiare senza particolari preoccupazioni) e restituitelo al punto vendita per chiedere il rimborso o la sostituzione.
Listeria, di cosa parliamo
La Listeria monocytogenes è un batterio che resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento, in alimenti conservati a temperatura di refrigerazione (4°C). È invece molto sensibile alle usuali temperature di cottura domestica degli alimenti.
La gravità della sintomatologia in caso di assunzione varia sensibilmente in funzione della dose infettante e dello stato di salute dell’individuo colpito. Si va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino, nei soggetti a rischio, a forme setticemiche, meningiti o aborto.
Listeria: cosa fare per prevenire
Per prevenire è necessario prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti indicate in modo preciso nell'etichetta presente sulla confezione, che normalmente comportano la cottura prima del consumo.
L’adozione di semplici regole di igiene nella manipolazione degli alimenti, anche a livello domestico, riduce infatti il rischio di contrarre la malattia.
In particolare serve:
- lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali che vengono a contatto con gli alimenti (utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette);
- conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi;
- cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta;
- non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumarsi previa cottura (in caso contrario conservarli in frigo e riscaldarli prima del consumo);
- non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta.