8 marzo

Ergastolo per il femminicidio: il Cdm vara il ddl che lo trasforma in reato autonomo

Una svolta nella lotta alla violenza di genere, pene più severe per i responsabili di qualsiasi crimine contro le donne

Ergastolo per il femminicidio: il Cdm vara il ddl che lo trasforma in reato autonomo
Pubblicato:

L'8 marzo 2025, in concomitanza con la Giornata internazionale della donna, il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che rende il femminicidio un reato autonomo. Questo significa che è punibile con l'ergastolo.

Una buona notizia che vale più di mille mimose. Il provvedimento rappresenta un passo deciso nella lotta alla violenza di genere e introduce ulteriori misure per proteggere le vittime e inasprire le pene per altri reati connessi.

8 marzo, ergastolo per il femminicidio

Fino a oggi, il termine "femminicidio" era utilizzato per indicare la morte violenta di una donna, ma non esisteva una qualificazione giuridica specifica. Con la nuova normativa, chiunque uccida una donna per odio di genere, per reprimere i suoi diritti o la sua libertà, rischia l'ergastolo.

Nei casi in cui una donna non sia stata uccisa per queste ragioni, continueranno ad applicarsi le norme previste dall'articolo 575 del codice penale con una pena minima di 21 anni di reclusione. Ma Il ddl non si limita al femminicidio.

Inasprimento anche per le altre pene

Ci sarà infatti un inasprimento delle pene per altri reati come i maltrattamenti in famiglia, lo stalking, la violenza sessuale e il revenge porn. Particolare attenzione è riservata anche alle mutilazioni genitali femminili, una pratica che colpisce alcune migranti presenti in Italia.

Conseguenze più severe anche per chi provoca lesioni permanenti al viso come quelle causate da attacchi con l'acido, per l'omicidio preterintenzionale, l'interruzione di gravidanza non consensuale, gli atti persecutori e per chi costringe una donna a subire abusi sessuali con la violenza.

Meloni: "Un altro passo avanti"

La premier Giorgia Meloni ha commentato l'approvazione del ddl definendola "un altro passo avanti" nella lotta alla violenza contro le donne. Nel 2024 una donna è stata uccisa ogni tre giorni e nel 2025 ci sono già state sei vittime.

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio e leader di FdI
Giorgia Meloni

"Oggi il Governo compie un altro passo avanti nell’azione di sistema che sta portando avanti fin dal suo insediamento per contrastare la violenza nei confronti delle donne e per tutelare le vittime. Il Consiglio dei ministri ha varato un disegno di legge estremamente significativo, che introduce nel nostro ordinamento il delitto di femminicidio come reato autonomo, sanzionandolo con l’ergastolo, e prevede aggravanti e aumenti di pena per i reati di maltrattamenti personali, stalking, violenza sessuale e revenge porn. Norme che considero molto importanti e che abbiamo fortemente voluto per dare una sferzata nella lotta a questa intollerabile piaga. Ringrazio i Ministri che hanno lavorato al provvedimento e che ci hanno permesso di raggiungere, alla vigilia della Festa della Donna, questo importante risultato".

Modifiche nel sistema giudiziario

Il disegno di legge prevede anche importanti modifiche nel sistema giudiziario. I pubblici ministeri dovranno ascoltare direttamente le vittime, senza delegare l'audizione alla polizia giudiziaria, e saranno sottoposti a obblighi formativi specifici sul tema.

Inoltre, verranno introdotte restrizioni per i benefici penitenziari concessi a chi ha commesso reati previsti dal codice rosso e le vittime avranno il diritto di essere informate sull'eventuale scarcerazione del loro aggressore.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali