il report

Mercato auto febbraio 2025: ancora giù le immatricolazioni

Una discesa senza fine: -6,3% rispetto al 2024, ovvero quasi 9.300 vetture in meno

Mercato auto febbraio 2025: ancora giù le immatricolazioni
Pubblicato:

Mercato auto febbraio 2025: ancora giù le immatricolazioni. Continua la preoccupante flessione italiana: nel secondo mese dell’anno si sono attestate a 137.922 unità, quasi 9.300 vetture in meno rispetto alle 147.170 di febbraio 2024 (un calo del 6,3%), che aveva però un giorno lavorativo in più. Il primo bimestre si chiude quindi con 271.638 immatricolazioni, in calo del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2024, ma con un pesante -21,0% rispetto al 2019. Nel mese di febbraio la quota di auto elettriche pure (BEV) si attesta solo al 5,0%, in crescita rispetto al 3,4% di febbraio 2024, che risentiva dell’attesa dell’avvio degli incentivi, ma in linea con il 5,0% di gennaio. Le auto ibride plug-in (PHEV) salgono al 4,5% rispetto al 3,6% di gennaio e al 3,2% di febbraio 2024. Complessivamente, le auto elettrificate (ECV) raggiungono una quota di mercato del 9,5%.

Mercato auto febbraio 2025

L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, evidenzia una flessione dei privati che li porta a perdere 2,8 punti di quota, al 54,3% del totale (58,6% nel bimestre, -0,5 p.p.). Anche le autoimmatricolazioni cedono in volume e in quota all’8,9% nel mese (-0,3 p.p.) e all’8,6% nel cumulato, in linea con febbraio 2024. Recupera il noleggio a lungo termine che a febbraio guadagna 3,8 punti, al 24,0% di quota, per la forte accelerazione delle Captive, a fronte di un calo delle società Top. Il noleggio a breve termine cede oltre il 17% delle immatricolazioni e scende nel mese al 7,1% del totale (-0,9 p.p.); nel 1° bimestre si porta al 5,2% (-0,9 p.p.). Le società recuperano 0,1 punti di quota nel mese, al 5,7%, e rimangono stabili nel cumulato al 5,6%.

Capitolo alimentazioni

Tra le alimentazioni, in febbraio il motore a benzina cede 4,6 punti, al 26,3% (26,6% nel bimestre, -4,0 p.p.). Il diesel perde altri 5,1 punti e si ferma nel mese al 9,7% di share (9,6% in gennaio-febbraio, -5,7 p.p.), mentre il Gpl – seppur in calo in volume – recupera 0,2 punti, portandosi al 9,9% nel mese e al 10,0% nel cumulato (-0,3 p.p.); il metano non immatricola autovetture nel mese e nel bimestre. Le vetture ibride salgono al 44,6% di share nel mese (+6,8 p.p.) e al 44,8% nel cumulato (+6,9 p.p.), con un 12,5% per le “full” hybrid e 32,1% per le “mild” hybrid in febbraio. Come anticipato, le auto BEV nel mese confermano la quota di gennaio e si portano al 5,0% del totale (+1,6 p.p. e al 5,0% in gennaio-febbraio, +2,3 p.p.).

La segmentazione

L’analisi della segmentazione mostra in febbraio una flessione delle berline e dei Suv del segmento A, rispettivamente al 10,4% e 1,8% del totale mercato. Anche nel segmento B flettono le berline (al 17,4%), mentre crescono i Suv, al 32,6% di share. Nel segmento delle medie (C) crescono sia le berline, al 5,0%, che i Suv, al 19,4% di quota. In febbraio rimangono stabili le berline del segmento D, allo 0,9% e i Suv cedono un decimale al 5,7% di share. Nell’alto di gamma, nonostante andamenti differenziati in volume, confermano la quota le berline (allo 0,2%) ed i Suv, all’1,4%. Infine, le station wagon rappresentano il 2,4% del totale, gli MPV il 2,2% e le sportive lo 0,7%.

Seguici sui nostri canali