Zelensky ribadisce: "Pronto a dimettermi per Ucraina nella Nato. Ma mi ricandido"
Il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot: "Mai prima di ora il rischio di guerra nell'Unione Europea è stato così alto"

Ancora un batti e ribatti tra Stati Uniti e Ucraina. Non si placa la tensione dopo la lite a Washington tra i presidenti Trump e Zelensky. Il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz ha insistito sul cambiamento necessario del leader ucraino con cui rapportarsi per la pace, Zelensky ha ribadito la sua disponibilità a dimettersi con l'Ucraina nella Nato.
Zelensky: "Sostituirmi non sarà facile"
"Gli Stati Uniti hanno bisogno di un leader che possa trattare con noi, trattare con i russi a un certo punto e porre fine a questa guerra", ha detto Waltz.
Un'affermazione nella quale si intende difatti come sarebbe meglio se Zelensky si facesse da parte e non partecipasse alle trattative di pace. Pronta la risposta del presidente ucraino il quale ha dichiarato come sostituirlo non sarebbe "così facile".

"Dato quello che sta accadendo e dato il sostegno nei miei confronti degli ucraini, sostituirmi non sarà così facile - ha dichiarato ai giornalisti presenti a Londra per il vertice europeo sull'Ucraina -. Per liberarsi di me non si tratta solo di organizzare le elezioni. Bisognerebbe anche impedirmi di candidarmi, il che sarebbe un pò più complicato".
Zelensky ha ribadito nuovamente di esser pronto anche a dimettersi in cambio dell'adesione dell'Ucraina alla Nato.
"Con l'Ucraina nella Nato e la fine della guerra, significherà che ho portato a termine la mia missione - ha dichiarato Zelensky -. Ho già detto che sono disponibile a dimettermi per l'adesione dell'Ucraina nella Nato, allora significherebbe che ho adempiuto alla mia missione".
Barrot: "La linea del fronte si avvicina"
Nel frattempo all'indomani del vertice di Londra, il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha ammesso la preoccupazione per l'avvicinarsi della guerra all'Europa, "ora pienamente consapevole dei rischi".
"Mai prima di ora il rischio di guerra sul continente europeo, nell'Unione europea, è stato così alto, perché da quasi quindici anni la minaccia si avvicina sempre di più a noi, la linea del fronte si avvicina sempre di più a noi", ha dichiarato Barrot all'emittente radiofonica France Inter.

Secondo Barrot, gli Stati Uniti non avrebbero interesse nell'abbondare l'Ucraina e l'Europa nonostante quanto accaduto nello Studio Ovale tra Trump e Zelensky.
"Credo che sia la destinazione naturale degli Stati Uniti ritrovarsi nel campo dell'Ucraina - ha spiegato Barrot -. Se l'Ucraina dovesse capitolare, non sarebbe solo una notizia terribile per il Paese, una notizia terribile per gli europei, ma anche una terribile ammissione di debolezza per gli Stati Uniti".