Con il Decreto Bollette approvata anche legge delega sul nucleare. Meloni: "Energia sicura, pulita, a basso costo"
Tajani: "Giornata storica per l'Italia". Avs: "Schiaffo alla democrazia e ai cittadini". Ecco cosa prevede la legge delega sul nucleare

Alle ore 11:50 di venerdì 28 febbraio 2025, il Consiglio dei Ministri si è riunito a Palazzo Chigi, sotto la presidenza di Giorgia Meloni, per approvare il decreto bollette, con il quale sono state introdotte misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale. Non solo, con esso, è stata anche approvata la legge delega sul nucleare.
La premier Meloni: "Guardiamo al futuro"
L'approvazione della legge delega sul nucleare difatti conferma l'intenzione del Governo di puntare sull'energia atomica. La delega prevede che entro un anno dall’approvazione della legge in Parlamento il governo predisponga i decreti attuativi per il programma nucleare, la localizzazione e la costruzione delle centrali, le norme sul combustibile, lo smaltimento delle scorie e lo smantellamento delle vecchie centrali. La palla, come ricordato dalla stessa premier Giorgia Meloni, passa ora proprio al Parlamento.
"Oggi il governo ha approvato anche un altro importante provvedimento per garantire energia sicura, pulita, a basso costo, capace di assicurare sicurezza energetica e indipendenza strategica all'Italia: parlo ovviamente dell'energia nucleare sulla quale ora chiediamo al Parlamento di esprimersi - ha affermato Meloni in un video pubblicato sui social -. Siamo intervenutiper dare una risposta immediata alla necessità del momento, ma abbiamo anche deciso di guardare al futuro con scelte di lungo periodo, perché è questo quello che serve all'Italia, scelte coraggiose e strutturali. È l'impegno che abbiamo assunto con gli italiani ed è l'impegno che intendiamo rispettare".

Sul tema si sono espressi anche i due vicepremier Antonio Tajani:
"Questa è una giornata storica per l’Italia: con l’approvazione della legge delega sul nuovo nucleare comincia un percorso, in Parlamento e nel Paese, verso il futuro energetico sostenibile. Chiedo agli italiani di guardare a questo provvedimento con uno spirito propositivo e non pregiudiziale: di fronte non c’è il vecchio nucleare del passato, ma una fonte innovativa, pulita e sicura", ha scritto in una nota il vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.
"Il lavoro svolto con grande cura dal ministro Gilberto Pichetto – prosegue Tajani – può rendere l’Italia moderna e competitiva, in un settore nel quale già esprime eccellenze pubbliche e private. Per Forza Italia il nuovo nucleare sostenibile è un punto qualificante del programma, che coerentemente portiamo avanti per il bene del Paese, delle sue famiglie e del settore produttivo”, ha concluso il vicepremier.
"Avanti con una battaglia storica della Lega! Avviato il percorso per riportare nel nostro Paese l’energia pulita, sicura e di ultima generazione del nucleare", ha affermato Salvini.
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin è intervenuto affermando come la scelta sia stata una "completa rottura rispetto alle esperienze precedenti: guardiamo a fusione e a fissione di nuova generazione con strumenti completamenti diversi rispetto alle grandi centrali. Secondo i tempi previsti da analisti e esperti il primo reattore arriverà verso la fine di questo decennio, o l’inizio del prossimo".
Dall'opposizione arrivano i primi contrasti alla legge delega sul nucleare, su tutti quello di Angelo Bonelli, deputato di Avs e portavoce di Europa Verde.
"Giorgia Meloni ha dato uno schiaffo alla democrazia e ai cittadini che, nel referendum del 2011, dissero no al nucleare, dopo averlo già fatto nel 1987", le sue parole.
Approvata la legge delega sul nucleare
Il Cdm, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, ha approvato, in esame preliminare, un disegno di legge delega in materia di energia nucleare sostenibile.
Il testo è volto all’inserimento del nucleare sostenibile e da fusione nel cosiddetto "mix energetico italiano" (ovvero l'insieme di fonti energetiche primarie utilizzate per la produzione dell'energia elettrica fornita dalle imprese di vendita ai clienti finali) e interviene in forma organica sotto i profili economico, sociale e ambientale, nel quadro delle politiche europee di decarbonizzazione con orizzonte temporale il 2050, coerentemente con gli obiettivi di neutralità carbonica e di sicurezza degli approvvigionamenti.
Cosa prevede la legge delega sul nucleare
L’intervento approvato durante il Consiglio dei ministri ha lo scopo di:
- garantire la continuità nell’approvvigionamento energetico in presenza di un incremento costante della domanda e favorire il raggiungimento dell’indipendenza energetica;
- concorrere agli obiettivi di decarbonizzazione necessari a fronteggiare il cambiamento climatico;
- garantire la sostenibilità dei costi gravanti sugli utenti finali e la competitività del sistema industriale nazionale.
Come? Sono quattro le linee di intervento principali elencate durante il Cdm.
La prima riguarda il superamento delle esperienze nucleari precedenti. Si assicura una cesura netta rispetto agli impianti nucleari del passato (cosiddetti di “prima” o di “seconda generazione”), destinati alla definitiva dismissione, salvo eventuale riconversione, e l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, incluse le tecnologie modulari e avanzate. In quest’ottica, si valuterà l’istituzione di un’Autorità indipendente competente per la sicurezza nucleare, con compiti di regolazione, vigilanza e controllo sulle infrastrutture nucleari.

La seconda linea prevede una disciplina organica dell’intero ciclo di vita dell’energia nucleare (eventuale fase di sperimentazione - progettazione - autorizzazione degli impianti - esercizio degli impianti - gestione, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti radioattivi - smantellamento degli impianti).
La terza riguarda il coordinamento e dialogo costante con i gestori delle reti elettriche. Lo sviluppo della nuova politica nucleare viene valutato anche nel suo impatto sull’assetto complessivo del sistema elettrico nazionale, incluso quello sul mercato elettrico.
L'ultima invece si concentra sulle garanzie. I promotori dei progetti nucleari devono fornire adeguate garanzie finanziarie e giuridiche per coprire i costi di costruzione, gestione e smantellamento degli impianti e per i rischi, anche a loro non direttamente imputabili, derivanti dall’attività nucleare.