Tutti contro tutti

I dazi di Trump infiammano la politica italiana. Silenzio di Meloni, Tajani: "Decide l'Europa"

Il "siluro" di Calenda: "Credo che tutte le umiliazioni a cui si stanno sottoponendo i leader europei per compiacere Trump non solo non serviranno a nulla ma sono un deprimente segno di mancanza di dignità nazionale ed europea"

I dazi di Trump infiammano la politica italiana. Silenzio di Meloni, Tajani: "Decide l'Europa"
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I dazi americani di Trump? Che rompicapo tra i silenzi della premier Meloni, l'opposizione che attacca (un siluro di Calenda a Salvini) e chiede (Pd, Avs e Movimento 5 Stelle) che la stessa presidente del Consiglio vada in Aula a riferire al Parlamento.

Il tutto mentre il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani porta avanti l'idea che debba essere l'Unione Europea a prendere una posizione. Ferma, ma tutto sommato costruttiva e di dialogo con gli Usa.

Uno scenario condiviso anche dalla presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola e, in Italia, da Confindustria.

I dazi di Trump, tutti contro tutti? Cosa succede

La vicenda è ormai nota. Prima nel suo clamore mediatico (durante la campagna elettorale per la Casa Bianca e al momento del suo insediamento a presidente), poi, cioè ora, nelle sue dinamiche più concrete.

Il presidente Usa Donald Trump

Perché Donald Trump nelle scorse ore nella prima riunione di Gabinetto della sua Amministrazione ha confermato l'intenzione di applicare dazi al 25% per l'Unione Europea.

Le tariffe saranno come quelle sui prodotti canadesi e messicani, che dovrebbero scattare il 2 aprile.

Non solo nella portata pratica del provvedimento, ma anche nelle sue esternazioni verso l'Europa il numero uno Usa non si è mostrato certo tenero e conciliante verso l'Europa:

"L''Ue non accetta le nostre auto o i nostri prodotti agricoli e si approfitta di noi. "Io amo i Paesi della Ue, ma siamo onesti: l'Unione Europea è nata per fregare gli Stati Uniti e sta facendo un buon lavoro" attacca, mettendo però in guardia l'Ue perché "ora sono io il presidente" americano".

Vale la pena ricordare che i dazi varati nelle scorse settimane contro Messico e Canada erano stati congelati dopo gli impegni assunti dai due Paesi sul fronte dell'immigrazione illegale e nella lotta al traffico della droga Fntanyl in territorio statunitense.

Le reazioni, l'opposizione incalza il Governo

Nel frattempo, in diverse sfumature l'opposizione sta incalzando il Governo e il Centrodestra.

La segretaria del Partito democratico Elly Schlein ha duramente attaccato le strategie di Trump:

Il segretario del Pd Elly Schlein
La segretaria del Pd Schlein

"Siamo davanti a una vera e propria guerra commerciale e la premier Meloni deve dirci al più presto da che parte sta perché questa guerra commerciale saranno imprese, lavoratrici e lavoratori a pagarla".

Sulla stessa lunghezza d'onda il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte:

Anche l'altro ex presidente del Consiglio e leader di Italia Viva, Matteo Renzi ha attaccato l'Esecutivo, nel sottinteso Meloni e Salvini:

Matteo Renzi, Italia Viva

"La destra italiana fa il tifo per chi fa male alla nostra economia".

Durissimo infine il leader di Azione, Carlo Calenda:

"Credo che tutte le umiliazioni a cui si stanno sottoponendo i leader europei per compiacere Trump non solo non serviranno a nulla ma sono un deprimente segno di mancanza di dignità nazionale ed europea".

Il leader di Azione Carlo Calenda

E ancora con un siluro indirizzato alla presidente Meloni e al vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini:

"I trumpiani d’Italia hanno qualcosa da dire? Quelli che vanno ad applaudirlo fino in Florida, quelli che Trump dice le cose come stanno o quelli alla 'Trump fai di me ciò che vuoi', leggi Salvinisono afoni?".

Pd, Avs e M5S vogliono la premier a riferire in Parlamento

In tutto questo polverone dialettico, Pd, Avs e Movimento 5 Stelle hanno però incalzato anche in altro modo la premier.

Nella fattispecie avanzando la richiesta ufficiale, attraverso un'informativa urgente, che la presidente del Consiglio vada in Aula a riferire al Parlamento.

Elisabetta Piccolotti di Avs ha tuonato:

Elisabetta Piccolotti di Avs

"Meloni venga in aula a dirci cosa intende fare per difendere la nostra economia, le fabbriche, i lavoratori e le lavoratrici. Meloni scappa da settimane, non pronuncia una parola".

Sulla stessa lunghezza Federico Fornaro del Pd:

Federico Fornaro del Pd

"Non c'è percezione dell'eccezionalità e gravità della situazione, a maggior ragione quando è stata data notizia dalla decisione degli Stati Uniti di dazi al 25% nei confronti di prodotti dell'Ue. E' necessaria una sessione straordinaria del Parlamento dedicata alla politica estera, è in gioco un pezzo importante del nostro futuro".

Infine, a chiudere la condivisione dell'iniziativa e della richiesta formale alla premier, le parole di Marco Pellegrini del M5s:

Marco Pellegrini del movimento 5 Stelle

"La minaccia fatta all'Europa e al nostro tessuto industriale è concreta. E' assolutamente necessario che la presidente Meloni, che vanta una amicizia e vicinanza politica al presidente Trump, venga a spiegarci cosa intende fare il suo Governo per evitare questa che sarebbe una sciagura".

La posizione di Tajani: "Dazi? Decide l'Europa"

Intanto, il vicepremier e Ministro degli Esteri (oltre che segretario nazionale di Forza Italia) Antonio Tajani ha spostato l'attenzione e gli scenari in campo esclusivamente europeo, con il coinvolgimento del Consiglio d'Europa e dell'Ue:

Il vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani

"Le risposte sulle questioni dei dazi sono di livello europeo e ne parleremo a livello europeo, dialogheremo e cercheremo di trovare le migliori soluzioni possibili per tutelare i nostri interessi in un rapporto transatlantico che non deve deteriorarsi, però noi dobbiamo tutelare i nostri interessi e le nostre imprese e trovare delle soluzioni che permettano alle nostre realtà di essere competitive, abbiamo una strategia".

 

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