Fonti vaticane: "L'umore di Papa Francesco è buono, crisi respiratorie passate"
I medici sottolineano che sarà necessario attendere alcuni giorni per valutare se le cure stanno avendo effetto

Nel decimo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli di Roma, la sala stampa vaticana, aggiornando sulla salute precaria del Santo Padre ha reso noto:
"La notte è trascorsa bene, il Papa ha dormito e sta riposando".
Come sta Papa Francesco
Nella mattinata di lunedì 24 febbraio 2025, Papa Francesco "si è svegliato e sta proseguendo le terapie". Il suo "umore è buono". Affermano fonti vaticane che spiegano che il Pontefice mangia regolarmente.
Le stesse fonti spiegano che Papa Francesco "non ha dolore". Le crisi respiratorie che hanno portato "sofferenze" al Pontefice nella giornata di sabato, "sono passate".

Il quadro clinico rimane complesso.
Lieve insufficienza renale per il Papa
Il Pontefice, infatti, presenta una lieve insufficienza renale che è emersa dagli ultimi esami. Fortunatamente, al momento è tutto sotto controllo e, nonostante la complicazione, il Pontefice resta vigile e "ben orientato".
Un dato rassicurante è l'assenza di nuove crisi respiratorie da quella di sabato sera, mentre i valori del sangue mostrano un miglioramento generale. Tuttavia, la prognosi resta riservata.
"La notte è trascorsa bene"
Si continua a somministrare ossigeno al Pontefice con il monitoraggio costante dei parametri vitali e della risposta alle terapie. I medici sottolineano che sarà necessario attendere alcuni giorni per valutare se le cure stanno avendo effetto.
Solo allora si potrà avere un quadro più chiaro sull'evoluzione dello stato di salute del Papa. Pare che il peggioramento delle condizioni riscontrato nella giornata di sabato 22 febbraio abbia colto di sorpresa il Vaticano.
Si vocifera infatti che si stesse già predisponendo tutto per il rientro di Francesco e che gli ambienti comuni frequentati anche dal Santo Padre fossero già stati sanificati. Invece, come dichiarato dai medici, la situazione rimane critica e ci sarà bisogno di molto tempo.
Il nodo delle (possibili) dimissioni
Discutere di un’eventuale rinuncia del Papa? Per il cardinale Angelo Bagnasco, già alla guida della Conferenza Episcopale Italiana, si tratta di “preoccupazioni inutili”.
Il tema delle dimissioni pontificie è tornato al centro del dibattito da quando Papa Francesco è stato ricoverato al Policlinico Gemelli. A sollevare la questione era stato nei giorni scorsi il cardinale Gianfranco Ravasi, ex responsabile della Cultura vaticana, il quale non aveva escluso questa possibilità. Ora anche Bagnasco interviene, allineandosi alla posizione del Segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin.
"Ho ascoltato le parole del cardinale Parolin e trovo corretto il suo atteggiamento di distacco su questi temi, che considero tormenti inutili", ha dichiarato Bagnasco. Il cardinale ha poi rivolto un augurio a Papa Francesco, assicurandogli anche la propria preghiera affinché possa riprendersi rapidamente e tornare alle sue attività abituali.

Papa Francesco, in realtà, non ha mai escluso l’eventualità di un passo indietro, dichiarando che la “porta è aperta”, sebbene finora non abbia preso in seria considerazione questa opzione. Già nel 2021, dopo un precedente ricovero, si erano diffuse speculazioni in merito, sempre smentite dal Pontefice. Tuttavia, alla fine del 2022, ha rivelato di aver firmato, all’inizio del suo pontificato, una lettera di dimissioni da consegnare al Segretario di Stato nel caso in cui gravi problemi di salute gli impedissero di svolgere il suo ministero.