PIOGGIA DI POLEMICHE

Saluto romano alla convention dei conservatori americani (a cui Meloni parteciperà in videocollegamento), Schlein: "La premier si dissoci dai nazisti"

Scatena la polemica il gesto di Bannon che ricorda quello di Elon Musk. Nonostante gli attacchi dall'opposizione, Meloni invierà il proprio videomessaggio

Saluto romano alla convention dei conservatori americani (a cui Meloni parteciperà in videocollegamento), Schlein: "La premier si dissoci dai nazisti"
Pubblicato:

Durante il Conservative Political Action Conference, la conferenza annuale a cui partecipano attivisti conservatori e politici da tutti gli Stati Uniti e dal mondo, Steve Bannon ha scatenato la polemica per un gesto con il braccio che assomiglia molto ad un saluto romano. Nonostante le critiche dell'opposizione arrivate da Schlein, Meloni ha deciso comunque di inviare il proprio videomessaggio.

Polemiche sul gesto di Bannon: Bardella annulla la sua presenza

"Ho fatto un semplice saluto con la mano, lo faccio sempre durante i miei interventi". Ha tentato di liquidare così le polemiche sul suo gesto il dirigente d'azienda Steve Bannon, intervenuto durante il convegno dei conservatori americani che si tiene in questi giorni a Washington. Il presunto saluto romano è giunto al culmine di un discorso motivazionale per i sostenitori del presidente statunitense, dopo aver parlato della destra negli Stati Uniti e delle idee di Trump. "Fight, fight, fight!", Bannon ha recitato lo slogan elettorale incitante alla battaglia e ha poi alzato il braccio destro.

Elon Musk e il suo presunto saluto romano

Un gesto controverso che in breve tempo ha fatto il giro del mondo ed è stato condannato anche all'interno dello stesso circolo di conservatori. Il lepenista leader di estrema destra francese Jordan Bardella ha annullato la sua partecipazione alla Convention e Bannon se l'è presa con lui accusandolo di essere "troppo debole" per governare la Francia.

Il saluto di Bannon ha peraltro riportato subito alla mente il gesto fatto circa un mese fa da Elon Musk. Al tempo ancora non all'interno dell'amministrazione Trump, Musk si batté per due volte la mano sul petto prima di alzare il braccio. Anche in quel caso piovvero polemiche sul patron di Tesla. In Italia il gesto è stato immediatamente criticato dalle opposizioni, le quali hanno chiesto alla premier Meloni una pronta risposta sull'accaduto.

Le opposizioni attaccano ma il videomessaggio di Meloni sarà inviato

Giorgia Meloni però, secondo quanto è emerso da Fratelli d'Italia, non ha intenzione di cambiare i suoi programmi e invierà come già accordato un videomessaggio da mostrare durante la giornata finale della convention conservatrice, sabato 22 febbraio 2025.

Il caso Bannon come detto ha scatenato polemiche all'opposizione, in particolare dalla segretaria del Pd Elly Schlein, che già nei giorni scorsi aveva esortato Meloni a scegliere tra la maglia dell'Europa e il cappellino di Trump.

Il segretario del Pd Elly Schlein
La segretaria Dem Elly Schlein

"È una vassalla di Trump, si dissoci dal Cpac - ha attaccato la segretaria dem Elly Schlein -.  Meloni da giorni non dice una parola sugli insulti e gli attacchi frontali di Trump all'Ucraina e all'Unione europea perché non vuole scontentare la nuova amministrazione americana".

"Addirittura apprendiamo dalla stampa che la Presidente Meloni sta valutando di non partecipare alla riunione del G7 di lunedì e sta invece pensando di andare alla conferenza trumpiana Cpac, dove Steve Bannon ha concluso il suo intervento con il saluto nazista, come aveva fatto già Musk qualche settimana fa - ha aggiunto Schlein -. Persino Bardella ha annullato la sua partecipazione. Dopo questo fatto, ci chiediamo dove voglia portare l'Italia Giorgia Meloni, nella sua incapacità di scegliere tra la maglietta dell'Italia e il cappellino di Trump. Altro che ponte con gli Usa, si sta dimostrando già una vassalla. Abbia la decenza di dissociarsi da questo raduno neofascista per fare, una volta tanto, gli interessi dell'Italia".

Giorgia Meloni

La rinuncia all'intervento al Cpac è stata chiesta anche da Avs (con Fratoianni e Bonelli) e da esponenti di Italia Viva e +Europa. Alla fine, comunque, non sono previsti cambiamenti nell'agenda, con Fratelli d'Italia che prosegue nel suo tentativo di porsi come referente politico europeo degli Stati Uniti e di Trump, cercando allo stesso tempo di mantenere il supporto - fin qui sempre dichiarato - a Kiev.

"Non ho ragione di ritenere che cambi qualcosa rispetto all'intervento di Meloni alla convention di Washington. Sarà come sempre ottimo - ha commentato Antonio Giordano, segretario generale di Ecr e deputato di Fratelli d'Italia - Ero in platea durante l'intervento di Bannon e non mi è parso assolutamente abbia fatto un saluto nazista", ha concluso.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali