Caso Cospito

Il sottosegretario Delmastro condannato a 8 mesi: "Non mi dimetto"

Opposizioni all'attacco, chiedono un passo indietro. La solidarietà del ministro Carlo Nordio

Il sottosegretario Delmastro condannato a 8 mesi: "Non mi dimetto"
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Otto mesi di reclusione: il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, è stato condannato per il reato di rivelazione del segreto d'ufficio, in relazione al caso dell'anarchico Alfredo Cospito.

La condanna da parte dei giudici del Tribunale di Roma è arrivata nel tardo pomeriggio di giovedì 20 febbraio 2025, poche ore dopo che la Procura aveva invece richiesto l'archiviazione.

Caso Cospito, Delmastro condannato

Il procedimento riguardava alcune dichiarazioni fatte a febbraio 2023 in Parlamento da Giovanni Donzelli, responsabile nazionale di Fratelli d'Italia e collega di partito di Delmastro. In quell'occasione, Donzelli riferì il contenuto di alcune conversazioni avvenute nell'ora d'aria nel carcere di Sassari tra Cospito e alcuni detenuti di camorra e 'ndrangheta, anche loro al 41 bis. Informazioni che Donzelli aveva avuto all'epoca dei fatti proprio da Delmastro.

Quelle informazioni erano segrete per legge, ma - secondo l'ipotesi della difesa, sostenuta anche dai pm - mancava l'elemento del dolo. Insomma, Delmastro non sapeva che si trattasse di notizie segrete.

I giudici però l'hanno vista diversamente e seppur concedendo a Delmastro le attenuanti generiche, hanno condannato il sottosegretario. Per lui anche la sospensione della pena e l'applicazione dell'interdizione di un anno dai pubblici uffici. Respinte, invece, le richieste di risarcimento avanzate dalle parti civili, quattro parlamentari del Pd.

"Non mi dimetto"

Delmastro, anche dopo la richiesta della Procura, sperava effettivamente nell'archiviazione, ma ha subito precisato che non ha nessuna volontà di lasciare il suo posto.

"Spero ci sia un giudice a Berlino, ma non mi dimetto".

Dalla sua parte anche il ministro Carlo Nordio:

"Sono disorientato e addolorato per una condanna che colpisce uno dei collaboratori più cari e capaci. Confido in una radicale riforma della sentenza in sede di impugnazione e rinnovo all'amico Andrea Delmastro la più totale e incondizionata fiducia. Continueremo a lavorare insieme per le indispensabili ed urgenti riforme della Giustizia".

Opposizioni all'attacco

Durissime, naturalmente, le parole delle opposizioni. I dem Debora Serracchiani, Walter Verini, Silvio Lai e l'ex ministro Andrea Orlando hanno chiesto subito le dimissioni del viceministro.

"La condanna di Delmastro conferma in sede penale le valutazioni politiche già espresse nei confronti di un esponente di spicco del partito di Giorgia Meloni che, evidentemente, si è reso parte attiva di comportamenti gravi e lesivi dell'onorabilità del ruolo ricoperto, utilizzando informazioni riservate per colpire gli avversari politici. Si tratta di un duro colpo per l'ex avvocato di fiducia della Premier Meloni e responsabile giustizia del suo partito".

"È evidente che tra le conseguenze del lesivo comportamento di Delmastro ci sia stato anche un grave danno per i sottoscritti, accostati in maniera impropria e calunniosa ai mafiosi da parte di chi, il coordinatore del partito della Meloni, Donzelli, ha ricevuto informazioni riservate per poterle usare come una clava contro esponenti dell'opposizione. E le conseguenze politiche di quanto è avvenuto non possono che consigliare un passo indietro al sottosegretario Delmastro per allontanare qualsiasi ombra dal suo operato al ministero della giustizia alla luce di questa gravissima condanna".

Il leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte attacca duramente la maggioranza, ricordando anche il caso che coinvolge il ministro del Turismo Daniela Santanchè:

"Il sottosegretario Delmastro, quello che giocava con i documenti riservati col coinquilino Donzelli, è stato condannato in primo grado per rivelazione di segreto d’ufficio. Ha già annunciato che non si dimetterà. Non avevamo dubbi. Purtroppo. Da Delmastro a Santanché si sentono ormai tutti intoccabili. La principale colpevole di questo grave andazzo è Meloni che chiedeva le dimissioni di tutti dall'opposizione e ha perso la coerenza da qualche parte a Colle Oppio. Poltrone piene di colla per i suoi amichetti, anche se l'amichetto è un condannato in primo grado al Ministero della giustizia per violazione dei doveri d’ufficio".

Richiesta di dimissioni anche da parte di Angelo Bonelli di Avs:

"Oggi con sentenza di primo grado, il Tribunale di Roma ha stabilito che Delmastro ha divulgato segreti d'ufficio e lo ha interdetto dai pubblici uffici per un anno. Con questa sentenza, come può Meloni mantenere Delmastro come viceministro? Deve dimettersi subito, per il rispetto e la dignità delle istituzioni perché Delmastro è incompatibile con ruolo di Governo".

Commenti
Adriano

Delmastro condannato a 8 mesi, "Sentenza politica non mi dimetto". Difeso tra l'altro dalla compagine governativa che evidentemente punta ad avere tra le fila un numero sempre crescente di indagati/condannati. Chiaro che per noi gente comune le cose sarebbero andate diversamente. Membri del governo quali Santanchè, Delmastro e coloro che li sostengono a partire da Donzelli, Nordio per arrivare a Salvini e Meloni, che valore danno a dignità, onore e rispetto?

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