Decreto Milleproroghe è legge: cancellate le multe ai No Vax, riaperta la rottamazione quater
Dopo il passaggio in Senato, anche Montecitorio dà il semaforo verde. Cosa prevede il decreto diventato legge
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Dopo l'ok al Senato, arriva il via libera anche della Camera: il decreto Milleproroghe è legge.
Tante le tematiche finite sotto la lente del Decreto: dalla rottamazione alle polizze sulle catastrofi, dalle assunzioni nella Pubblica Amministrazione ai settori che presentano curiosità.
Milleprororoghe: cosa prevede, i settori interessati, cosa cambia
Il decreto è stato approvato alla Camera con 165 voti a favore, 105 contrari e 3 astenuti.
Tra i provvedimenti più significativi troviamo lo stop alle multe per i NoVax (casualmente a cinque anni esatti dall'ufficializzazione del primo caso in Italia, quello del "paziente uno"), la proroga dello scudo erariale, la riammissione alla rottamazione quater per chi è decaduto e l'obbligo di assicurarsi contro le calamità naturali.
Il tema più gettonato anche nel confronto in maggioranza, con la Lega e il leader Salvini è quello su rottamazione e tasse.
Rottamazione, polizze su catastrofi, assunzioni nella PA
Ora è ufficiale, "riapre" la rottamazione quater. Dunque chi ha aderito alla definizione agevolata delle cartelle ma è decaduto dal beneficio per non aver pagato una rata, o vi ha provveduto, ma in ritardo, potrà essere riammesso inviando la dichiarazione entro il 30 aprile 2025.
Salta invece l'ulteriore rinvio dell'obbligo per le aziende assicurarsi contro le catastrofi naturali.
Perché è vero che il decreto ha spostato il termine dal 31 dicembre 2024 al 31 marzo 2025, ma diversi emendamenti anche con con accordi bipartisan tra maggioranza e opposizione avevano chiesto un ulteriore rinvio a giugno o a dicembre.
Tutto si è risolto con un nulla di fatto e ora alle aziende resta un mese e mezzo per mettersi in regola.
Saltata anche la proroga per l'adesione al concordato preventivo biennale previsto da un emendamento della maggioranza e poi ritirato. La proroga era stata fortemente richiesta dalle associazioni di artigiani e commercianti, oltre che dai commercialisti.
Capitolo assunzioni nella Pubblica Amministrazione. In questo caso la richiesta di una proroga ha avuto esito positivo.
Viene infatti prorogata di un altro anno, per tutto il 2025, la possibilità per la Pubblica amministrazione di bandire concorsi, e quindi di assumere, senza l'obbligo preliminare di avviare la mobilità volontaria. Sempre nel pubblico, la durata degli incarichi dirigenziali e direttivi gratuiti per lavoratori in quiescenza potrà essere al massimo di due anni, anziché di uno.
Confermata anche la cancellazione delle multe ai No vax.
Le altre novità e le curiosità
Come detto non mancano poi anche le curiosità.
Come ad esempio quella prevista per la stagione balneare 2025 durante la quale viene sospeso (fino al 30 settembre) il requisito della maggiore età per svolgere l'attività di assistente bagnante.
Nell'edilizia scolastica, i poli didattici avranno più tempo per adeguarsi alla normativa antincendio. Il termine viene prorogato dal 31 dicembre 2024 al 31 dicembre 2027.
Riguardo la sanità è stato stanziato un milione di euro in due anni (200 mila per il 2025 e 800 mila per il 2026) per la prevenzione per il tumore al seno, attraverso screening gratuiti.
Infine, sempre tra gli argomenti più leggeri e le curiosità si registra la proroga della sugar tax, la tassa sulle bevande edulcorate che scatterà l'1 luglio.
La questione non è stata prevista nel milleproroghe, ma il Governo ha promesso che il tema verrà affrontato con un altro provvedimento nei prossimi mesi.
Milleproroghe tra sacro e profano... gli ultras e Padre Pio
Infine, Milleproroghe tra sacro e profano.
Dal Decreto arrivano infatti anche risorse (130 mila euro ciascuno) ai Comuni dove sono nati Padre Pio e Papa Giovanni XXIII: Pietralcina e Sotto il Monte Giovanni XXIII, per l'accoglienza dei pellegrini durante il Giubileo
Dai santi... agli ultras. Slitta invece di due anni la costituzione della consulta dei tifosi nei Cda delle società sportive.
Il decreto sposta il termine dal 31 dicembre 2024 al 31 dicembre 2025, ma con l'ok ad un emendamento di FI il rinvio è ulteriormente spostato a fine 2027.