Dopo le cartelle esattoriali della Lega, ora la riduzione dell'Irpef targata FI
Per il partito di Tajani, il taglio porterebbe a un risparmio netto di 440 euro annui. Salvini rilancia: "È una mancetta"
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Nel dibattito interno alla maggioranza di governo, si accende il confronto tra Lega e Forza Italia sulle misure economiche da adottare per sostenere il ceto medio.
Dopo la proposta della Lega di una rottamazione lunga delle cartelle esattoriali, il partito di Tajani rilancia con la riduzione dell’Irpef per i redditi medi sostenendo che sia la misura migliore per garantire un reale sollievo fiscale ai cittadini.
(In copertina i vice Presidenti del Consiglio Matteo Salvini e Antonio Tajani)
Il taglio dell'Irpef proposto da FI
Il capogruppo di Forza Italia alla Camera Paolo Barelli ha ribadito la centralità del taglio dell’Irpef dal 35 al 33% per i redditi compresi tra 28mila e 50mila euro. Questo porterebbe a un risparmio netto di 440 euro annui per i contribuenti interessati.
Se l’intervento fosse esteso ai redditi fino a 60mila euro, secondo FI, il beneficio salirebbe a 1.440 euro netti l’anno. Una posizione che si contrappone a quella della Lega secondo cui il vero aiuto al ceto medio passerebbe dalla rottamazione delle cartelle esattoriali.
Per Salvini è solo una mancetta
In questo modo, i pagamenti sarebbero diluiti in dieci anni con 120 rate di pari importo. Secondo le stime, una misura del genere costerebbe alle casse dello Stato circa 5 miliardi di euro solo nel primo anno.
Il partito di Matteo Salvini non ha mancato di criticare la proposta di Forza Italia definendola una mancetta che comporterebbe, stando ai suoi calcoli, un risparmio di appena 36 euro al mese per 1.7 milioni di cittadini.
L'opinione di Fratelli d'Italia
A cercare di mediare è il viceministro all’Economia Maurizio Leo il quale ha dichiarato che entrambe le misure sono "proposte meritevoli e apprezzabili". Tuttavia, sarà necessario attendere metà marzo per conoscere i risultati della commissione economica che stabilirà la fattibilità delle diverse opzioni.
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Fratelli d'Italia, da parte sua, si è mostrata prudente dichiarando che si deciderà in base ai dati oggettivi e alla sostenibilità finanziaria delle misure. Il problema principale resta la copertura economica e la tenuta dei conti pubblici.
La partita resta dunque aperta. Da un lato, la Lega spinge per alleggerire il peso delle cartelle esattoriali, dall’altro Forza Italia insiste sulla riduzione dell’Irpef per impedire che il ceto medio scivoli verso la povertà. Nonostante i tentativi di mediazione, soltanto una proposta verrà messa in pratica. Chi avrà la meglio?