Il Decreto Cultura è legge, cosa prevede: dal Piano Olivetti per le periferie alle librerie per gli under 35
Dopo il "sì" della Camera, il provvedimento in Senato ha avuto 80 voti favorevoli, 61 contrari e un astenuto
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Mercoledì 19 febbraio 2025, l'aula del Senato ha approvato definitivamente il decreto Cultura. Il provvedimento ha avuto 80 voti favorevoli, 61 contrari e un astenuto: ora è legge. Vediamo, nel dettaglio, cosa prevede e l'emendamento della Lega al centro di polemiche, successivamente ritirato.
Cosa prevede il Decreto Cultura
Il Decreto Cultura rappresenta mira a promuovere la cultura come bene comune accessibile a tutti.
Al centro del provvedimento c'è il cosiddetto "Piano Olivetti", un progetto che punta alla rigenerazione culturale delle aree periferiche, specialmente quelle colpite da marginalità sociale, degrado urbano, denatalità e spopolamento. Il "Piano Olivetti" si sviluppa attraverso alcune direttrici fondamentali:
- Valorizzazione delle biblioteche: considerate strumenti essenziali di educazione intellettuale e civica, di socialità e di connessione con il territorio, le biblioteche saranno sostenute sia per il loro patrimonio materiale che digitale.
- Promozione della filiera dell'editoria libraria: il governo intende supportare le librerie di lunga tradizione, di interesse storico-artistico e di prossimità, rafforzando così il tessuto culturale locale.
- Tutela degli archivi e degli istituti storici e culturali: questi luoghi, custodi della storia e della memoria nazionale, riceveranno fondi per il mantenimento e la valorizzazione delle loro attività.
Cooperazione culturale internazionale
Un altro punto chiave del decreto è l'istituzione di un'unità di missione per la cooperazione culturale con l'Africa e il Mediterraneo allargato. Questa unità, coordinata dal Ministero della Cultura in collaborazione con il Ministero degli Esteri, avrà il compito di:
- Coordinare progetti di cooperazione culturale con stati e organizzazioni internazionali africane.
- Promuovere il dialogo tra istituzioni culturali italiane e quelle africane e mediterranee.
- Sostenere progetti di rigenerazione culturale nel Mezzogiorno e favorire partenariati pubblico-privati per valorizzare il patrimonio culturale africano.
Sostegno all’editoria e alle librerie
Per incentivare l'apertura di nuove librerie da parte di giovani fino a 35 anni, viene istituito un fondo da 4 milioni di euro (relativo all'anno precedente). Inoltre, è stato approvato un emendamento che stanzia un milione di euro per la vendita di libri nei piccoli centri abitati con meno di 5.000 abitanti, estendendo il sostegno anche a esercizi commerciali non esclusivamente librerie, purché la vendita di libri rappresenti almeno il 30% del loro fatturato e l'attività sia guidata da imprenditori under 35.
Il governo destina inoltre 25 milioni di euro per il 2025 e 5 milioni per il 2026 a favore della filiera editoriale, comprese le librerie storiche e di prossimità, nonché le biblioteche statali aperte al pubblico per l'acquisto di libri, anche digitali.
Promozione della cultura nei media e negli spettacoli dal vivo
Per ampliare l'offerta culturale dei quotidiani cartacei, viene istituito un fondo sperimentale da 10 milioni di euro per il 2025, finalizzato al potenziamento delle pagine dedicate a cultura, spettacolo e settore audiovisivo.
Il decreto prevede anche una semplificazione burocratica per l'organizzazione di spettacoli dal vivo, tra cui teatro, musica, danza, musical e proiezioni cinematografiche, destinati a un massimo di 2.000 partecipanti. In questi casi, l'autorizzazione è sostituita da una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), presentata allo sportello unico per le attività produttive, con alcune eccezioni per vincoli ambientali, paesaggistici o culturali.
Tutela dei minori e nuove scadenze per i bonus culturali
Per proteggere i minori, debutta una nuova classificazione per le opere audiovisive, che dovranno segnalare esplicitamente se non adatte ai minori di 10 anni.
Il decreto introduce anche nuove regole per la gestione dei bonus culturali, come la Carta della Cultura Giovani e la Carta del Merito. Gli esercenti dovranno trasmettere la fattura entro 90 giorni dalla conclusione dell'iniziativa, pena la decadenza del diritto al rimborso. Per il Bonus Cultura 18App, la scadenza per l'invio delle fatture è fissata al 31 marzo 2025.
Anniversario della Convenzione europea sul paesaggio
In occasione del venticinquesimo anniversario della Convenzione europea sul paesaggio, firmata a Firenze il 20 ottobre 2000, il governo ha autorizzato una spesa di 800 mila euro per celebrare l'evento.
Dietrofront della Lega sulle soprintendenze
Infine, un capitolo a parte merita il dietrofront della Lega riguardo all'emendamento che avrebbe reso non più vincolante il parere delle Soprintendenze sulle opere in zone tutelate paesaggisticamente. La norma, avversata dal ministro Giuli, è stata accantonata e rinviata a un apposito disegno di legge.