I dati Istat

Istat: export in calo nel 2024 dello 0.4%, import del 3.9%

Parallelamente alla flessione dell’export, il 2024 ha registrato un significativo calo della produzione industriale

Istat: export in calo nel 2024 dello 0.4%, import del 3.9%
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L'anno 2024 si chiude con un calo delle esportazioni italiane dello 0.4%, mentre le importazioni registrano una flessione del 3.9%. È quanto emerge dagli ultimi dati diffusi dall'Istat.

Il commercio estero ha risentito di una domanda internazionale incerta e di una riduzione degli acquisti di energia. Tuttavia, il surplus commerciale si amplia significativamente rispetto al 2023 raggiungendo quota 54.9 miliardi di euro.

I dati dell'export

La contrazione dell'export è stata determinata in gran parte dal calo delle vendite di autoveicoli (-16.7%), mezzi di trasporto escluse le auto (-8.9%) e prodotti petroliferi raffinati (-15.4%).

Ma non tutti i dati sono negativi, alcuni settori hanno registrato incrementi rilevanti. Le esportazioni di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali e strumenti medici sono aumentate del 19.6%.

Il comparto farmaceutico e chimico-medicinale, invece, ha segnato un +9.5%. In crescita anche le vendite di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+7.9%).

Importazioni in calo del 3.9%

Per quanto riguarda le importazioni, il calo del 3.9% ha interessato quasi tutti i comparti con l'eccezione dei beni di consumo non durevoli (+6.1%). Il crollo maggiore si è registrato negli acquisti di energia che hanno segnato una contrazione del 22.6%.

Nel quarto trimestre del 2024, sia l'export che l'import sono aumentati dello 0.8% rispetto al trimestre precedente. A dicembre, le esportazioni hanno registrato un incremento congiunturale dell'1.9% con una crescita più marcata nell'area Ue (+3.5%) rispetto a quella extra-Ue (+0.3%). Le importazioni, invece, sono diminuite dello 0.8% su base mensile.

I partner commerciali dell'Italia

La crescita è stata più pronunciata nei mercati extra Ue (+4.2%) rispetto a quelli dell'Unione Europea (+1.4%). Le importazioni hanno registrato un incremento dell'1.7% in valore trainate da un forte aumento nell'area extra-Ue (+7.7%), mentre gli acquisti dai partner Ue sono calati del 2.4%.

Tra i principali partner commerciali dell'Italia, i contributi più rilevanti alla crescita dell'export sono arrivati da Spagna (+15.1%), paesi Asean (+32.2%), Regno Unito (+14%), Paesi Bassi (+15%) e Belgio (+10.6%).

Al contrario, Stati Uniti e Germania (-3.7% per entrambi), Cina (-5.8%) e Austria (-8.9%) hanno registrato una contrazione delle importazioni dall'Italia.

Migliora il saldo commerciale

Nonostante la flessione dell'export, il saldo commerciale dell'Italia ha continuato a migliorare. A dicembre 2024 il surplus commerciale è stato di 5.98 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 5.33 miliardi dello stesso mese del 2023.

Nell’intero anno, il saldo positivo ha raggiunto i 54.9 miliardi di euro, in forte crescita rispetto ai 34 miliardi del 2023. Il deficit energetico, pur rimanendo significativo, si è ridotto a -49.5 miliardi, rispetto ai -65.1 miliardi dell'anno precedente.

Il calo della produzione industriale

Parallelamente alla flessione dell’export, il 2024 ha registrato un significativo calo della produzione industriale con una contrazione del 3.5% rispetto al 2023.

Secondo i dati dell'Istat, ogni mese dell'anno ha visto una riduzione dell'indice della produzione industriale, con flessioni trimestrali continue. A dicembre, la produzione ha subito una flessione del 3.1% rispetto a novembre.

I settori più colpiti sono stati quelli dei mezzi di trasporto e della produzione manifatturiera in generale, mentre in controtendenza si sono mossi il comparto alimentare e quello dell’energia.

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