Il CdA di OpenAI respinge l'offerta di Musk: "Non è in vendita"
Dopo il rifiuto ufficioso di Altman, il board di OpenAi si è riunito ed ha rifiutato all'unanimità l'offerta di Musk
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Il CdA di OpenAI, laboratorio di ricerca sull'intelligenza artificiale, ha respinto all'unanimità l'offerta di acquisizione da 97,4 miliardi di dollari da parte di Elon Musk e di un pool di investitori.
L'offerta monstre di Elon Musk
no thank you but we will buy twitter for $9.74 billion if you want
— Sam Altman (@sama) February 10, 2025
Nei giorni scorsi, Elon Musk era uscito allo scoperto con un'offerta monstre di 97,4 miliardi di euro per acquisire OpenAi. "No grazie ma compreremo Twitter per 9.74 miliardi se vuoi", la risposta pungente di Sam Altman, fondatore e AD di OpenAi, su X.
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Uno scontro fra miliardari, seppur con due patrimoni estremamente lontani fra loro: Elon Musk - l'uomo più ricco del mondo - ha un patrimonio stimato di circa 397,4 miliardi di dollari, Sam Altman vanta invece un patrimonio di 2 miliardi ma con grosso potenziale visto che nella galassia di OpenAi vi è anche ChatGpt ed in generale investimenti sull'intelligenza artificiale che tanto attirano il sudafricano.
Una contesa nata dal 2015 quando i due co-fondarono proprio la stessa OpenAI come un'organizzazione non-profit con l'obiettivo di sviluppare intelligenza artificiale a beneficio dell'umanità. Nel 2019, Musk lasciò l'azienda e Altman ne assunse la guida, avviando un cambiamento strategico che portò alla creazione di una sussidiaria a scopo di lucro. Sul tema, i due sono impegnati anche in un contenzioso legale sulla direzione futura di OpenAI.
Offerta respinta da OpenAi
"OpenAI non è in vendita e il consiglio ha respinto all'unanimità l'ultimo tentativo del signor Musk di ostacolare la concorrenza. Qualsiasi potenziale riorganizzazione di OpenAI rafforzerà la nostra organizzazione non-profit e la sua missione per garantire che AGI avvantaggi tutta l'umanità", recita il post scritto sul profilo X della Newsroom di OpenAi firmato da Bret Taylor, Presidente, a nome del Consiglio di Amministrazione di OpenAI.
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Dopo il primo rifiuto ufficioso di Altman su X è arrivato anche quello ufficiale firmato da Bret Taylor, avvenuto dopo la riunione del board di OpenAi. In una lettera inviata venerdì all'avvocato di Musk inoltre, anche William Savitt, avvocato di OpenAI, ha affermato che la proposta "non è nel migliore interesse della missione di OpenAI e viene respinta".
Di conseguenza, OpenAi dovrà rafforzare la propria posizione non-profit e rinunciare ad un passaggio for-profit. Una mossa che alcuni vedono come "pilotata" dalla stessa offerta di Musk, la quale potrebbe anche essere stata solo strategica, priva di un reale interesse all'acquisto.