Chi è Daniela Fumarola, nuova segretaria generale della Cisl
Succede a Luigi Sbarra, dimissionario per limiti di età. Nel discorso programmatico sicurezza, salari, ma anche uno sguardo alla politica internazionale
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Daniela Fumarola è la nuova segretaria generale della Cisl. L'elezione è avvenuta con la quasi totale unanimità (188 voti su 191) dopo le dimissioni di Luigi Sbarra per raggiunti limiti di età. (immagine di copertina da sito Cisl)
Cisl: Daniela Fumarola succede a Luigi Sbarra
Cambia la leader, ma viene confermata l’intera squadra di segreteria: Andrea Cuccello, Ignazio Ganga, Giorgio Graziani, Mattia Pirulli, Sauro Rossi.
Nel suo discorso programmatico, la neo-segretaria ha voluto innanzitutto esprimere un profondo ringraziamento a Luigi Sbarra (a cui è stato chiesto di continuare il suo impegno, come presidente della Fondazione Cisl Franco Marini), richiamandone il ruolo di guida solida e determinata, capace in questi anni di rafforzare la Cisl nella sua identità autonoma e riformista:
“Abbiamo lavorato uniti, con il coraggio di chi sa che la strada giusta non è mai quella più facile. La Cisl non mai avuto paura di navigare controvento, sfidando conservatorismi e immobilismi, da qualunque parte si presentassero".
Il discorso programmatico
Uno sguardo al passato, ma soprattutto al futuro, poi nel tracciare le linee programmatiche:
"Le bussole che in questi anni ci hanno portato a risultati tangibili sia per i lavoratori che per i pensionati sono l’autonomia sindacale, la corresponsabilità e il riformismo concreto".
"La sfida rendere sempre più incisiva la presenza del mondo del lavoro ai tavoli di decisione, sia dove si deliberano le politiche aziendali, sia dove si decidono le strategie pubbliche di sviluppo. Il sindacato deve essere protagonista del cambiamento, rimboccandosi le maniche, senza restare fermo nella protesta sterile. Che non vuol dire rinunciare al conflitto, ma credere prima di tutto nel confronto, rifiutando l’antagonismo ideologico”.
La leader ha posto l’accento su alcuni punti chiave. A cominciare dall’appello per un’Europa più forte e unita, "che sappia superare nuovi miopi rigorismi e riformare il Patto di stabilità, che voglia rafforzare coesione sociale, integrazione politica ed economica, sovranità industriale ed energetica, transizioni tecnologiche socialmente sostenibili, difesa comune”.
Gli incidenti e le politiche del lavoro
Tema al centro del dibattito - e non potrebbe essere altrimenti - la piaga degli incidenti sul lavoro.
“Non può esserci crescita senza sicurezza sul lavoro. La nostra ossessione deve continuare ad essere quella di cancellare questa ignobile scia di sangue che sfregia i principi della Costituzione. Dobbiamo farlo insieme alle imprese a alle istituzioni, in una battaglia che deve unire il Paese”.
E poi, sul mercato del lavoro:
"Il mercato del lavoro dà segni importanti e positivi sotto il profilo quantitativo, anche se servono interventi forti per l’inclusione di donne e giovani. Dove restiamo più indietro è negli aspetti qualitativi, nella capacità di esprimere alte qualifiche, alto valore aggiunto e quindi alta produttività e alti salari”.
“Al Governo chiediamo di aprire uno spazio di dialogo per un nuovo Statuto della persona nel mercato del lavoro. C’è da affrontare con determinazione una questione salariale, che non ammette demagogie. La dinamica retributiva va ancorata saldamente alle relazioni industriali, alla contrattazione nazionale e soprattutto decentrata, a modelli sempre più partecipativi. Vanno contrastati il lavoro povero, i part-time involontari che affliggono soprattutto le donne, le derive dirigiste di chi propone interventi di legge inefficaci e dannosi”. Vanno abbassate le tasse sul ceto medio e popolare, rinnovati e innovati i contratti su modelli sempre più partecipativi”.
Lo scenario internazionale
In campo internazionale secondo Fumarola "va confermato senza riserve il sostegno anche militare all’Ucraina verso una pace giusta che non può coincidere con l’umiliazione di un Paese sovrano aggredito dalla Russia imperialista di Putin”.
Preoccupazione invece per i dazi e il protezionismo che stanno caratterizzando i primi giorni dell'Amministrazione Trump negli Stati Uniti:
“Un mondo senza regole condivise, con guerre commerciali e barriere tariffarie, è un mondo più povero e meno sicuro”.
Dura critica anche alle recenti dichiarazioni del presidente Usa sulla crisi israelo-palestinese:
“Agghiacciante anche solo parlare di deportazioni. Serve un forte impegno della comunità internazionale per un negoziato vero. L’obiettivo non può che essere due popoli, due Stati”.
Chi è Daniela Fumarola
Daniela Fumarola è nata a Taranto nel 1966. Laureata in Scienze Sociologiche alla Cattolica di Milano, ha iniziato la sua esperienza sindacale nel 1987 nella Fisba, la Federazione Cisl degli operai agricoli, poi confluita nella Fai, sostenendo e promuovendo il lavoro dei braccianti nelle Leghe comunali.
Nel 1993 è entrata nella Segreteria della Fisba di Taranto e nel 2002 è stata eletta Segretaria Generale della Fai territoriale, assumendo anche per la Federazione Nazionale la responsabilità del Coordinamento Donne.
Nel 2009 ha assunto la carica di Segretaria Generale della Cisl di Taranto, poi divenuta Taranto-Brindisi, restando in tale carica fino al 2015, quando è stata chiamata ai vertici regionali della Usr Cisl Puglia-Basilicata, dove è stata eletta nel 2016 Segretaria Generale.
Nel luglio 2020 l’ingresso a Roma nella Segreteria Confederale Nazionale della Cisl con il ruolo di Segretaria Organizzativa. Dopo due anni, il 19 dicembre 2023, Fumarola è stata eletta all’unanimità Segretaria Generale Aggiunta, conservando anche la delega del Dipartimento Organizzativo.
Tra le battaglie più significative della sua carriera sindacale quella per l’emersione del lavoro irregolare e i Patti territoriali in agricoltura, la riqualificazione ambientale dell’area dell’ex Ilva, la costruzione del Gasdotto Trans Adriatico, i patti territoriali in Puglia, Basilicata, per la città metropolitana di Bari e Taranto, le tante iniziative a favore del lavoro dei giovani, la formazione, la conciliazione lavoro-famiglia, la tutela della maternità e l’occupazione stabile, il sostegno ai pensionati ed alla non autosufficienza, l’accoglienza e l’inclusione dei lavoratori immigrati.